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Tutte  le iniziative sono riservate agli associati che (Euro 10 annui,15 familiare, associazione   U.I.S.P. consigliata )   in questo modo, vengono a rendersi partecipi delle spese di gestione....... francobolli, stampati, canone internet, c/c postale, spese varie in occasioni di manifestazioni, etc.etc.............. l'iscrizione è possibile o in occasione di un'iniziativa oppure con versamento sul c/c postale n° 28804508 intestato a: Agire Verde, via A. Frank 17, 57100 Livorno).

Vedere comunque il regolamento escursioni.

programma elaborato :

         

Cala Violina, vista dal sentiero.

Domenica 16 gennaio

Nella macchia mediterranea intorno a Cala Violina, una passeggiata tra Follonica e Punta Ala.

Questo itinerario, tra i più classici della costa toscana, segue la strada sterrata che tocca le spiagge di Cala Francese (presso la quale è un monumento a Garibaldi), Cala Martina, Cala Violina e Cala Le Donne, arrivando fin quasi ai campeggi della foce dell'Alma, vicino a Punta Ala.

A questo punto il sentiero tornerà indietro, consentendoci di compiere un bellissimo anello, prima costeggiando interamente il mare e dopo, attraverso boschi e colli e diversi casali,  lascIandosi a destra la Val Martina, per riportarci nuovamente in parallelo con la costa e quindi il mare, fino all’originario punto di partenza.

Itinerario semplice, per completare il quale saranno necessarie h.3.30/4 ma che, volendo, potrà essere scorciato di un’ora abbondante, nel caso cominci a scarseggiare la luce del giorno o anche che si sia preferito sostare più a lungo in una delle tante spiagge accessibili.

nota: non è necessaria una prenotazione ma comunque telefonare venerdi e sabato per accertarsi che venga effettuata  al 0586 406468 oppure al 339 8700530, lasciando nome, recapito telefonico e numero dei partecipanti.  

domenica 30 gennaio 

Acquedotto di Asciano e piana pisana.

Una passeggiata per le colline pisane, ricche di rocce di natura calcarea ed in posizione ideale per la crescita di molte piante officinali ed aromatiche (la ruta, il mirto, l' issopo, la santoreggia, la lavanda, l' euforbia), che ci faranno da sfondo e con un acquedotto romano, ristrutturato dal Granduca Ferdinando I° ( tra il 1592 e il 1595), che ci accompagnerà per lunghi tratti. Interessante anche una caratteristica chiesa, che incontreremo lungo il cammino. info: Giovanna Massidda 0586 404786 ore serali.

nota: non è necessaria una prenotazione ma comunque telefonare a Giovanna il venerdi o il sabato, per accertarsi che venga effettuata, lasciando nome, recapito telefonico e numero dei partecipanti.

L'acquedotto Mediceo, cenni storici.

L'Acquedotto Mediceo si estende per una lunghezza di 6 chilometri con una struttura muraria formata da 934 archi decrescenti attraverso un percorso che parte dalla Valle delle Fonti ed arriva fino alla parte nord delle mura della città di Pisa.
La Valle delle Fonti domina dall'alto il paese di Asciano e deriva il suo nome dall'abbondante presenza di acqua., che sgorga da queste pendici fin dai tempi più antichi. Quest'acqua è stata particolarmente apprezzata per la sua leggerezza e purezza, caratteristiche dovute ad una lunga depurazione naturale che l'acqua subisce scorrendo attraverso letti rocciosi.
Vista la mancanza di sorgenti nella pianura pisana, durante la metà del 500 si sentì l'esigenza di utilizzare e sfruttare le acque della Valle delle Fonti, incanalandole in apposite strutture che le portavano fino alla città di Pisa.

Il primo a voler costruire un acquedotto fu il Granduca di Toscana Cosimo I dei Medici.
Agli inizi del 1500 progettò infatti un acquedotto sotterraneo che doveva servirsi, per il trasporto dell'acqua, di canaline fatte di terracotta rivestite di materiale vetroso. Il materiale utilizzato tuttavia non riusciva a proteggere l'acqua dalle infiltrazioni esterne e dalle numerose perdite lungo il percorso verso la città. Per questo motivo l'idea di Cosimo I, sebbene ambiziosa e moderna, non ebbe successo e fu il figlio, Ferdinando I a ideare la soluzione dell'acquedotto sopraelevato ad archi come del resto avevano già fatto i Romani.
Anche Ferdinando I tuttavia non riuscì a vedere ultimati i lavori, che furono conclusi da Cosimo II dei Medici e nel 1595 l'acqua di Asciano arrivò alle fontane della città.
L'acqua delle sorgenti proveniente dai monti sopra Asciano veniva incanalata nel percorso sopraelevato e iniziava il suo percorso in discesa. Per frenare la forza dell'acqua e permettere ai materiali in sospensione presenti nell'acqua di depositarsi furono costruiti dei piccoli serbatoi chiamati bottinelli e una grossa piscina di raccolta conosciuta come Cisternone Mediceo.
L'acqua veniva distribuita dal cisternone alla città di Pisa grazie al lavoro dei fontanieri che avevano "l'ufficio di aprire e chiudere le chiavi maestre, lasciar passare solo quella determinata quantità d'acqua giorno per giorno, e solo quella che ha avuto il tempo di diventar limpida e perfetta".

I fontanieri, quelli che potremmo chiamare i custodi delle acque, risiedevano nel Casone delle Fonti, attiguo al cisternone dove lavoravano stabilmente.
Dopo i Medici l'acquedotto passò nelle mani dei Lorena i quali mantennero lo stesso percorso dell'acqua da Asciano a Pisa, ma provarono di nuovo a incanalare l'acqua in tubazioni sotterranee, ma questa volta con maggior successo grazie al materiale utilizzato, prima il piombo, poi la ghisa.

Attualmente l'acquedotto ancora alimentato dalle numerose sorgenti situate nella Valle delle Fonti rifornisce esclusivamente alcune fontane pubbliche della città di Pisa e non distribuisce più acqua alle abitazioni.

Domenica 13 Febbraio: Paesaggi fiabeschi delle nostre Apuane, quasi dimenticati: Cascata dell’Acqua Pendente (CARDOSO) .  

Una camminata lungo un torrentello sopra Cardoso, a trovare un salto d’acqua di alcune decine di metri, in un ambiente rupestre che, seppur gravemente modificato dall'alluvione, mantiene tuttora un aspetto selvaggio ed un fascino notevole. Il sentiero che percorreriamo è molto bello ed è usato anche dalla gente del posto, per spostarsi a piedi tra Pruno ed Orzale e raggiungere così le piane coltivate. Sopra di noi, il Forato che con il suo arco è lì, a ricordarci lo splendore delle Apuane, una ricchezza naturale a due passi dal mare.

Info: 0586 404786 Giovanna Massidda.

Domenica 27 febbraio: Grotta all’Onda (Camaiore) 

Sopra Camaiore, dopo aver ammirato panorami marini di grande bellezza, andremo alla ricerca di una grotta preistorica anticamente abitata da popolazioni neolitiche ed ancora oggi oggetto di scavi e ricerche. All’esterno della grotta ampie pareti rocciose dalle quali sgorgano piccole cascatelle d’acqua, ci regaleranno in più uno spettacolo estremamente suggestivo. L'itinerario ha inizio dalla frazione di Tre Scolli, in fondo al paese di Casoli proprio dopo le ultime case (non si può sbagliare perché poi la strada finisce).Dopo l’abitato (a sinistra) c’è una stradella asfaltata e, dopo cinque minuti, una sbarra di ferro, poco dopo l’inizio del sentiero 106 (sulla destra), qui iniziamo la passeggiata vera e propria.Proseguiamo nella salita su asfalto e  al secondo bivio incontrato prendiamo a destra, incamminandoci per un viottolo di campagna che percorreremo fino in fondo, ammirando il panorama marino a sud ed i versanti montuosi dei monti Prana e Piglione, fino a proprio sotto le pendici del Matanna, avendo prima incontrato una rientranza di roccia che oltrepasseremo, utilizzando un camminamento artificiale.  Inizieremo adesso a salire nella macchia per un terreno sassoso, circa venti/trenta minuti,percorrendolo fino a che non si arriva a Grotta all'Onda., essendone avvertiti dallo scroscio dell’acqua delle cascatelle.Da quando saremo partiti sarà trascorsa circa 1 ora e mezza. Grotta all'Onda è posta a 700 metri slm ed è un posto incantevole: c'è la grotta preistorica molto ampia, abitata da antiche popolazioni neolitiche (fare attenzione perchè la grotta è tutt’ora oggetto di scavo, anche se adesso sembra quasi abbandonata) ed  all'esterno, come accennato,  ci sono delle ampie pareti rocciose dalle quali sgorgano cascatelle d'acqua, sotto le quali passeremo.Il percorso di ritorno richiede circa 1 ora per la stessa via, oppure almeno due ore scegliendo il secondo sentiero che parte dalla grotta e che ci porta prima sul sentiero n°2 e poi n°112, ritrovando infine, dopo aver incontrato più volte un torrente e dei guadi, la strada asfaltata che ci condurrà a chiudere l’anello.

info: 0586 406468 o 339 8700530, Luciano Suggi.

Domenica 13 marzo: QUERCETO ED IL CASTELLO DEI GINORI, a Montecatini Val Di Cecina

Il paesaggio collinare che si estende attorno a Montecatini Val di Cecina, offre scorci di rara bellezza, con boschi ricchi di selvaggina e insediamenti urbani di grande fascino, tra cui il Castello di Querceto, tipico borgo medievale arroccato attorno alla pieve di S. Giovanni.
La passeggiata, non impegnativa e quindi alla portata di tutti, permetterà di godere della tranquillità di un ambiente ancora non inflazionato dal turismo di massa e contemporaneamente, ci porterà a vedere uno squarcio di Toscana ignoto ai più.

Info: 0586 404786 Giovanna Massidda.

 

Domenica 20 marzo: Atmosfere Apuane, sotto la Pania della Croce da Isola Santa.

A 13 Km da Castelnuovo Garfagnana, nei pressi di Isola Santa (m.550), attraversata la diga, prendiamo un sentiero che costeggia il lago e saliamo in un castagneto.

Entriamo poi in un valloncello  e, superato un piccolo torrente, arriviamo al paese disabitato di Col di Favilla ad una quarantina di minuti dal rifugio del Freo, proprio sotto la Pania della Croce. La vista svetta sugli appicchi rocciosi del Pizzo delle Saette ad est e del monte Corchia, trovandosi il paese sul proseguimento del crinale di nord est del monte stesso.Pure essendo non troppo impegnativa, avremo circa 600 metri di dislivello e, anche se all’andata faremo delle soste, ci saranno comunque un due ore e 30 di salita….anche se poi, diventeranno di sola discesa.

Nota: l’escursione prevede anche una visita a Isola Santa, un antico borgo posto proprio all’inizio del nostro percorso, la sosta comunque, la faremo al ritorno…portare cibo per le paperette del lago .info/ Luciano Suggi: 586 406468 o 339 8700530

 

Domenica 10 aprile - "Scintillii e trasparenze” : visita al museo del cristallo a Colle Vald’Elsa ed escursione pomeridiana a Monteriggioni.

 

Si presume che a Colle Val d'Elsa la produzione vetraria sia iniziata attorno alla metà dei XVI sec. e attualmente vi si produce il 90 % dei cristallo italiano, richiesto in tutto il mondo.       cristallerie esposte al museo

Grazie all'impiego delle migliori tecnologie, dei migliori desìgners internazionali e soprattutto per l'abilità dei maestri vetrai e intagliatori, Colle è oggi senz'altro un riferimento importante nel mondo dei cristallo. In mattinata, visita al museo del cristallo, dove è ricostruito il percorso compiuto dall'industria vetraia colligiana dal 1820 fino alla realizzazione dei cristallo al piombo, avvenuto nel 1963. 

Nel pomeriggio invece, ci sposteremo a Monteriggioni, senza dubbio uno dei più classici e noti borghi murati italiani. il borgo dall'alto

Fin dal medioevo la sua fama era tale che anche Dante fa cenno alla sua 'cerchia tonda' nella Divina Commedia (Inferno canto XXXI vv. 40-41). Le mura, pressoché intatte, coprono una lunghezza di 570 metri e sono intervallate da 14 torri e due porte. La Porta Franca (verso Siena) sorge alla base di un torrione mentre quella di S.Giovanni (verso Firenze) si apre nelle mura ed è difesa da una delle torri del perimetro fortificato. Il borgo fu costruito dai Senesi negli anni 1213-1219 su una collinetta a dominio e sorveglianza della via Cassia/Francigena. La sua posizione ideale consentiva di controllare le valli dell'Elsa e dello Staggia in direzione di Firenze, storica rivale di Siena, che in quel periodo stava espandendo a vista d'occhio il suo territorio.

Info: Gabriella Morini 0586 424761 ore serali

Nota: quello che renderà particolarmente interessanti le due visite nel loro complesso, sarà la presenza di un’esperta di storia dell’arte ed associata Agireverde, Mina Risecchi, che ci accompagnerà alla scoperta delle diverse emergenze storico artistiche, incontrate lungo il percorso.

24/25 aprile: itinerari per foreste millenarie tra Vallombrosa e Camaldoli, con sosta e visita agli eremi.

Attenzione: la due giorni del 24/25 aprile precedente (Parco del Fiume Mincio e discesa fluviale, zone venete del Risorgimento, monti Lessini –ponte di Veja e Cascate di Molina- e Verona in notturna) non è stata messa in programmazione, perchè ha ricevuto scarsi consensi, probabilmente per la lunga distanza e per la scomodità del viaggio di ritorno…………… per questo motivo e anche per mantenere “un discorso di gruppo”, è stato deciso di spostare l’iniziativa su una mèta più vicina:

 24/25 aprile: itinerari per foreste millenarie tra Vallombrosa e Camaldoli, con sosta e visita agli eremi.

Il primo giorno attraverseremo Vallombrosa dove, nel fitto di una foresta di castagni faggi ed abeti, sorge l’abbazia edificata da Giovanni Gualberto nel 1045.Visita all’eremo, pranzo al sacco, breve passeggiata lungo il circuito delle cappelle (parzialmente perché l’intero percorso dura 3 ore e se decideremo di fermarci un po’ di più), quindi a Camaldoli, per sistemarci nell’ostello. Il programma proseguirà con la visita al monastero ed alcune tranquille passeggiate, lungo i diversi sentieri-natura delle selve intorno: un’esperienza quasi mistica, assolutamente coinvolgente. 

Nota: il costo del pernottamento e della cena sarà comunicato appena noto......... Ovviamente, per partecipare, è obbligatorio essere associati o associarsi. Info: (ore serali ) Giovanna Massidda 0586 404786 o Luciano Suggi 0586 406468           

 

Prenotazioni: per trovare posti letto e cena per tutti, è necessario conoscere il numero esatto dei partecipanti e quindi, chi ha intenzione di venire, deve comunicarlo entro il 10 marzo e non oltre a Luciano Suggi 0586 406468 o 339 8700530.

Dopo questa data, non si potrà più accettare altre partecipazioni.

cenni storici:

Abbazia di Vallombrosa

L’ Abbazia di Vallombrosa è situata proprio nella splendida Foresta creata e curata nei secoli dai monaci e dichiarata nel 1973 Riserva Biogenetica Naturale. Nel 1008 Giovanni Gualberto, nobile fiorentino, che si era da poco fatto monaco, lasciò con un compagno il monastero di San Miniato di Firenze, per trovare un luogo più isolato dove raccogliersi.
Dopo un incontro con San Romualdo, fondatore dell’eremo di Camaldoli, si recò in una località denominata "Acquabona" ove già si trovava un piccolo romitorio dove adesso sorge il monastero di Vallombrosa vennero costruite celle di legno per i nuovi adepti che raggiunsero Gualberto.
Nel 1015 i monaci elessero Gualberto a loro superiore, e nacque la nuova congregazione dei monaci vallombrosani, che seguì la regola di San Benedetto basata sul precetto "ora et labora".
Nel 1036 iniziarono i lavori per la costruzione in muratura delle celle e dell’oratorio. Intorno al 1450 vennero eseguiti importanti ampliamenti: furono costruiti la nuova sacrestia e i locali del noviziato, e alla fine del XV sec. il complesso assunse le caratteristiche e l’aspetto attuali.
Nel 1529, dopo il saccheggio di Carlo V, venne elevata la torre di levante per difendere gli arredi e i libri più preziosi; nel XVII sec. fu costruito il muro che chiude il piazzale, e alla fine del XVIII sec. la grande vasca antistante l’Abbazia (usata per allevare trote e per la produzione del ghiaccio).
Il monastero, soppresso durante 1’epoca napoleonica, fu riaperto nel 1817 dal Granduca Ferdinando. Nel 1866 il neonato Regno d’Italia sfrattò i monaci e il monastero passò all’Azienda Forestale. I benedettini vi tornarono solo nel 1949.
La visita al monastero è assai interessante: l’imponente costruzione, dominata dall’alto campanile del ’200 e dalla torre, ha l’aspetto di un castello. Oltrepassato il cancello si ammira la bellissima facciata secentesca di Gherardo Silvani. Secentesca è anche la facciata della chiesa, che conserva però l’impianto medievale, pur se 1’aspetto attuale è caratterizzato da interventi barocchi.
Numerose le opere d’arte conservate nell’Abbazia: un bassorilievo robbiano nel vestibolo prospiciente il refettorio, le quindici tele di Ignazio Hugford nel refettorio, il coro ligneo della chiesa intagliato e intarsiato da Francesco da Poggibonsi. Intorno all’Abbazia, nella foresta, nei luoghi sacri più significativi legati a episodi prodigiosi della vita di Gualberto, si trovano cappelle e tabernacoli databili tra il XVI e il XVII sec.
I percorsi che portano a questi piccoli edifici religiosi offrono al visitatore molteplici occasioni di meditazione.

Eremo di Camaldoli

In   tutto  l'Appennino  Tosco-Romagnolo aleggia  un  qualcosa   di leggendario,  intorno  alla  figura  del   fondatore   dell'ordine monastico dei Camaldolesi, San Romualdo.

Non c'è infatti  angolo di  questo territorio che non sia stato attraversato da   lui,  nè sacro  edificio che non sia stato fondato o  almeno che  abbia ospitato    il   Santo.  

Il  suo   nome   però   è   legato inscindibilmente a quel fazzoletto di terra, nascosto sui più alti versanti  dell'Appennino  Casentinese,   che il  conte  Maldolo  di Arezzo  gli donò nel 1012.  

Qui infatti   Romualdo  costruì  un oratorio con cinque celle, primo nucleo dell'Eremo di Camaldoli, custodito fino ai    giorni  nostri  dai  monaci  Camaldolesi.   Il   nome   della congregazione  dell'Eremo   e della successiva foresta derivano, probabilmente,  da  Cà Maldolo,  in riferimento a colui che aveva donato la terra al Santo. 

Prima di morire,  nel  1027,   Romualdo riuscì  a edificare in località "Fonte Buona",  in posizione meno solitaria e più facilmente raggiungibile,  una  seconda   piccola costruzione  che  aveva  lo scopo di accogliere gli ospiti  ed  i pellegrini ed in  questo  modo,   vennero gettate  le  basi  per  la costruzione,  che avvenne nel XVI secolo,  dell'odierno Monastero, costituito  da due piani e che può ospitare più di cento  monaci.

Anche  l'Eremo,  nel corso dei secoli,  subì degli allargamenti e oggi è formato da venti celle e dalla chiesa di  S.Salvatore,   di stile  barocco. 

La sorte della foresta circostante l'Eremo e del Monastero, fu legata in maniera indissolubile con quella dei sacri edifici   e   più  questi  si  ingrandivano e  più  aumentavano  le donazioni di boscose terre appenniniche. 

I monaci si prodigarono in    maniera  egregia  per  la  cura  e  il   governo  del  bosco, sostituendo poi al bosco misto di faggio e abete delle piantagioni pure  di Abete  bianco.  Il  preciso motivo di questa sostituzione   non  è ancora  stato  perfettamente chiarito ma, secondo alcuni storici,  i motivi  furono  prettamente  economici,   essendo   l'Abete  bianco un legno  molto  pregiato,  secondo altri invece, perchè  la  struttura colonnare e severa delle abetine suscitava nei monaci un   maggior senso di misticismo. Ad avvalorare questa seconda tesi vi sono le regole    selvicolturali  rigidissime  a  cui  i  monaci   dovevano attenersi, regole che prescrivevano abbattimenti molto limitati e continuo rimboschimento con Abete bianco.  In questo modo nasceva quel  nucleo   forestale  che,   quasi  mille  anni  dopo,   doveva rappresentare   il  cuore  del  Parco   Nazionale  delle   Foreste Casentinesi.  

domenica 08 maggio: Le miniere di rame ed il borgo medioevale di Montecatini Val di Cecina.

La storia di Montecatini Val di Cecina è legata alla miniera di rame di Camporciano che rimase in attività fino al 1907, dando il nome ad una delle maggiori industrie estrattive d'Europa: la Montecatini S.p.a. divenuta poi Montedison.
Tappa storica nel campo dell'estrazione del rame ed antichissima (gli etruschi furono i primi a sfruttare le abbondanti risorse naturali di questa zona, utilizzando il prezioso minerale per forgiare utensili e suppellettili ornamentali), è diventata un parco museale di archeologia, proprio per perpetuare questi importanti momenti storici e rendere nota
un’importante realtà lavorativa, culturale e sociale dell’800 in Europa. 

Il programma odierno prevede una visita alle strutture della miniera  ed anche al borgo di Montecatini Val di Cecina, un angolo di medioevo dove il tempo sembra essersi fermato: intatte le viuzze medievali, gli archi, le piccole finestre delle case, le botteghe, le torricelle e l’imponenza della Torre Belforti che sovrasta l’abitato.

Note: per visitare miniera e laboratori, dovremo necessariamente servirci di una cooperativa che gestisce e coordina le visite, per cui……….comunicare almeno la settimana prima, la vostra presenza.
info/ Salvatore Picardi: 0586 861138, ore serali.

Domenica 22 maggio: Massa Marittima e il Centro europeo per la salvaguardia delle tartarughe.  

Sorta nel XII secolo attorno al Duomo di S. Cerbone, Massa Marittima unisce il fascino del borgo medievale allo splendore di una città d’arte, con imponenti fortificazioni, antiche chiese e suggestivi palazzi che ne fanno una tappa obbligata di numerosi itinerari che attraversano la Toscana.  Dopo una visita, il nostro itinerario odierno proseguirà nell’unica struttura in Italia per la ricerca scientifica, il recupero, la riproduzione e la reintroduzione delle tartarughe, sia italiane che esotiche: Il Centro Carapax.

Il Centro ospita anche una colonia di cicogne bianche, ormai estinte in Italia, nell’ambito di un progetto che sta cercando di recuperare la rotta di migrazione di questi esemplari dall’Europa all’Africa.

 

Info: Fiorigia Beverelli  0586 801235 ore serali……… anche per questa iniziativa, allo scopo di coordinare la prenotazione della visita al centro, telefonate per tempo!  

Domenica 05 giugno: anello delle marginette, ai piedi del Monte   Corchia e della Pania della Croce.

alpeggi a Puntato

Si percorre a piedi la strada marmifera che taglia i fianchi occidentali dei Torrioni del Corchia e che porta al valico di Fociomboli (1.260m), spartiacque fra il versante marittimo e quello interno garfagnino delle Apuane. Lasciata la strada che prosegue verso le cave abbandonate del "Retro Corchia", si prende la mulattiera di sinistra e, nella faggeta, si inizia una leggera salita verso il Padule di Fociomboli , la più importante zona umida delle Apuane, a sbucare sull'ampio ripiano di Puntato, un tempo alpeggio estivo dei paesi di Terrinca e di Levigliani. Da qui, sempre seguendo un piacevole percorso in costa, penetriamo in un castagneto e raggiungiamo Col di Favilla, un  antico insediamento temporaneo estivo, diventato poi villaggio stabile  per essere definitivamente abbandonato agli inizi degli anni Settanta, quindi imbocchiamo il sentiero (già percorso in marzo) proveniente dal lago di Isola Santa, iniziando a   risalire il Canale delle Verghe, fino alla Foce di Mosceta, Arrivati al  rifugio G. Del Freo, prendiamo poi un sentiero  in una fitta faggeta,  lungo le pendici nord orientali del Monte Corchia, tornando indietro. Note di viaggio: il percorso, molto interessante e bello per la varietà dei paesaggi e degli ambienti incontrati, è assolutamente turistico fino a Col di Favilla, impegnandoci però nella risalita del canale delle Verghe, per almeno  una trentina di minuti (sent.9) e in due tratti in salita,  dal rifugio a Fociomboli, per una mezz’ora ciascuno……………considerato che l’intero anello avrà la durata di circa cinque/sei ore, si consiglia a buoni camminatori e si raccomanda anche di fare molta attenzione alle ore di luce disponibili, per non farsi sorprendere dal buio, nei boschi: portare comunque delle torce.Se ci sarà posto sufficiente nelle auto, potremo però scorciare il percorso appoggiando metà auto a Pian del Lago e metà a Levigliani.

info/ Luciano Suggi: 586 406468 o 339 8700530

 

Domenica 19 giugno: Il mare intorno ad orbetello ed i suoi frutti.

Visita guidata ad un importante allevamento ittico, con pranzo in un ristorante gestito dai pescatori stessi e al tramonto……… bagno in mare, a Cala Violina.

Programma:

la mattina, in un bacino distinto in due ampi invasi, separati dall'esile striscia della Diga Leopoldina  che congiunge l'abitato di Orbetello con il Monte Argentario, visiteremo l’habitat ideale di un patrimonio ittico di incomparabile valore……….. Spigole, orate, sogliole, anguille e cefali, che assumeranno  in queste incontaminate acque delle connotazioni del tutto particolari, proprio in relazione ai vividi colori della livrea.

I pescatori orbetellani è qui che provvedono alla cattura di circa 3.000 q.li di prodotto delle varie specie, preoccupandosi altresì di mantenere l'equilibrio fra le popolazioni ittiche, con semine mirate di novellame ad integrazione e a compendio della pesca effettuata.

A pranzo, appena fuori dalle mura di Orbetello, andremo in un ristorante gestito dagli stessi pescatori, a gustare la pasta condita con il pesce e pescioni al forno superlativi……. ed a prezzi contenuti. Nel tardo pomeriggio poi, visto che la stagione si presta e che oramai conosciamo bene la zona, dopo esserci stati in gennaio………….bagno in mare a Cala Violina e relativo tramonto!  

Nota: non è obbligatorio partecipare al pranzo però, chi vorrà gustare i pescioni……..dovrà comunicarlo almeno una settimana prima, sempre a Gabriella, per poter gestire al meglio tutto l'insieme.

Info: Gabriella Morini 0586 424761 ore serali  

 

San Gimignano solidale: al via Equomondo
Dal 14 al 17 aprile in piazza per un commercio internazionale più giusto


Da giovedì 14 a domenica 17 aprile le strade e le piazze di San Gimignano si riempiranno di colori, suoni, profumi e sapori per il primo appuntamento con EQUOMONDO - San Gimignano solidale.
L'evento, organizzato dal Comune di S. Gimignano insieme al Coordinamento Toscano Botteghe del Mondo, con il patrocinio di ARSIA e Regione Toscana, propone occasioni di svago accanto a percorsi di riflessione e conoscenza destinati a bambini e adulti. Prima del grande mercato domenicale, infatti, che vedrà nelle piazze del centro storico gli stand dei produttori biologici accanto a quelli delle Botteghe del Mondo e delle associazioni locali, si svolgeranno nelle scuole incontri sul commercio equo e solidale, saranno visitabili mostre fotografiche, e si terrà una tavola rotonda per discutere di agricoltura sostenibile nel nord e nel sud del mondo. Equomondo si concluderà nella sera di domenica con un grande concerto del Nuovo Canzoniere Italiano.
Secondo Sabrina Benenati, assessore alle Attività produttive, alla Pace e alla Solidarietà del Comune di San Gimignano, "I prodotti del mondo equosolidale e biologici sono un po' più che semplici merci. Sono messaggeri di una coscienza civile che si diffonde e cresce, che crede nella solidarietà e semina speranza. Una città simbolo come San Gimignano si schiera sui valori della tradizione e dell'attenzione alla natura e al lavoro umano: per questo ospita il primo appuntamento con un'iniziativa che pone l'attenzione sulle piccole azioni responsabili quotidiane, come scegliere di sostenere l'economia che si basa su prezzi equi, finanzia progetti di sviluppo, valorizza la dignità di chi lavora."
EQUOMONDO si inserisce nel programma di iniziative della GLOBAL WEEK OF ACTION, la settimana mondiale sul commercio internazionale.

PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE:

Giovedì 14 aprile
Scuola solidale
Incontri nelle scuole di San Gimignano - Percorsi per conoscere i prodotti del commercio equo e solidale ed i meccanismi ingiusti che regolano il commercio internazionale.

Da venerdì 15 a domenica 17 aprile
Loggia Vecchia del Palazzo del Podestà >>>
Mostre fotografiche
I'm proud of it - Viaggio tra i produttori del commercio equo e solidale (a cura di Roba)
Il mestiere di crescere - Immagine dello sfruttamento del lavoro dei minori (a cura di Asal)

Venerdì 15 aprile - ore 21, 15
Teatro dei Leggieri - piazza Duomo
>>> Tavola Rotonda: Agricoltura locale, globale e solidale - Politiche e pratiche per un'agricoltura sostenibile a Nord e a Sud del mondo
Relatori: Nora McKeon - ass. Terra Nuova, Coldiretti della Provincia di Siena, Marco Lisi sindaco di San Gimignano, Maria Grazia Mammuccini - Arsia, Sabrina Benenati assessore Comune San Gimignano, Riccardo Bocci presidente CTPB (Coordinamento Toscano Produttori Biologici), Massimo Rovai professore di Economia dell'Agricoltura presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Pisa, Toni Ventre ass.Terra Madre, testimonianze di piccoli produttori biologici della zona di San Gimignano.

Domenica 17 aprile - dalle 10 al tramonto
piazza Duomo - piazza della Cisterna >>> Compro e non solo:
mostra mercato di prodotti equosolidali e biologici
Loggia Nuova del Palazzo Comunale >>> Mondo solidale: Stand di associazioni locali

Domenica 17 aprile - ore 21.15
piazza delle Erbe >>>
Concerto finale
Il Nuovo Canzoniere Italiano presenta Paolo Ciarchi, Claudio Cormio e Ivan Della Mea

Coordinamento Toscano Botteghe del Mondo Tel. 320 4398967

Ufficio Stampa:
Agenzia Metamorfosi - Comunicare il Cambiamento Sostenibile
tel 055 601790
Serena Carè 349/3235620
http://www.metamorfosi.info

 

 

Iniziativa per il 25 aprile: un'alternativa per chi non viene con noi alla due giorni............non la organizzia AGIREVERDE......  ma vi lasciamo in buone mani!

 

IL COMUNE DI COLLESALVETTI ORGANIZZA, NELL'AMBITO DELLA SETTIMANA DELLA PACE, UNA CAMMINATA IL 25 APRILE DAL CORBOLONE AL MONASTERO DELLA SAMBUCA. 

Il Comune offrirà ai partecipanti una zuppa, un panino e un
po' di vino e musica e canzoni della resistenza di Pardo Fornaciari, Maria
Torrigiani e Marinò.
L' Associazione Italia Nicaragua, sarà presente con un banchetto di prodotti del Commercio Equo e Solidale. 
Vi ricordiamo che dietro ogni prodotto c'è un progetto di sostegno ai
produttori del Sud del Mondo.

Se siete interessati, contattare per tempo o Mauro Rubichi o scrivere per info alla e mail sotto-

Associazione Italia-Nicaragua    C.lo “C. Fonseca”    Via Costanza 21/23    Tel. 0586/977193  (Mauro Rubichi) 57124 Livorno. 
  E-mail: nicalivo@sysnet.it (CF.: n° 92023510495 - P.I.: n° 01366330494)

  

questa iniziativa del 15 maggio non è organizzata da noi e tuttavia la segnaliamo perchè sembra particolarmente interessante ed anche abbastanza vicina.Chi volesse prendervi parte, dovrà quindi prendere contatto con i numeri segnalati in fondo al comunicato stampa che, come ricevuto, così giriamo.

SULLE ROTTE DELLA
ROCCA SILLANA

1a edizione

trekking in Val di Cecina fra boschi, torrenti, borghi, poderi e castelli
a piedi, a cavallo, in bicicletta e mountain bike

Domenica 15 maggio 2005

COMUNICATO STAMPA

Appuntamento per domenica 15 maggio SULLE ROTTE DELLA ROCCA SILLANA:
percorsi di trekking in Alta Val di Cecina fra boschi, torrenti, borghi,
poderi, e castelli.
Un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati di trekking e attività
outdoor per conoscere un angolo di Toscana di rara bellezza alla
convergenza di ben quattro province. Muovendosi a piedi, a cavallo, in
bicicletta o in mountain bike si scorrono pendici denudate (calanchi e
biancane), estesi affioramenti rocciosi, aspri rilievi e valli
profondamente incise. Vastissime foreste e corsi d'acqua di elevato grado
di naturalità, compongono un paesaggio segnato dai resti di attività
minerarie per la ricerca e lo sfruttamento del ricco sottosuolo; attività
in parte ancora presenti e visibili nel singolare paesaggio contraddistinto
dalla fitta rete di vapordotti e dalle centrali geotermoelettriche. Un
sostanziale isolamento delle aree più interne ha consentito di conservare
ambienti naturali e paesaggi disegnati dall'uomo di elevatissimo interesse
culturale, antichi insediamenti ancor oggi ben identificabili,
fortificazioni sui rilievi più elevati e un ricchissimo repertorio di beni
archeologici, artistici e architettonici, sparsi su tutto il territorio e
visibili in specie nella città di Volterra.

Di grande interesse paesistico-architettonico la Rocca Sillana. Con le sue
alte mura, svetta al culmine di un monte a forma conica a 530 mt. di
altezza. E' una delle fortificazioni medievali più importanti del nostro
territorio, in un sito già abitato in epoche antiche. Il suo nome e la
presenza di reperti di epoca romana ricondurrebbero a Silla, al tempo in
cui il console assediava Volterra che aveva preso le parti di Mario.
La raggiungeremo stringendola d'assedio! Da sette diversi punti disposti a
raggiera, i gruppi percorreranno altrettanti itinerari di lunghezza
variabile in base al mezzo di spostamento utilizzato: a piedi, a cavallo,
in bicicletta o MTB.

L'invito è rivolto in modo particolare ai Gruppi Trekking ai quali
chiediamo l'adesione in forma organizzata.

PROGRAMMA
ore 8,30     Ritrovo ai punti di partenza: Castelnuovo Val di Cecina,
Montecastelli Pisano, Sasso Pisano, Montecatini Val di Cecina, La Sassa,
Pomarance e Volterra.
ore 9,00     Partenza in gruppi di 15-20 persone organizzati in base al
tipo di itinerario: a piedi, a cavallo, in bicicletta o in MTB. I gruppi
saranno assistiti da guide professionali.
ore 13,00   Arrivo alla Rocca Sillana - banco di accoglienza
                    Pranzo al sacco
ore 14,30   Visite guidate alla Rocca Sillana
ore 16,30   Spettacolo con musiche popolari e con i Maggerini a conclusione
dell'evento.


adesioni e informazioni:
info@incontro-montecastelli.it
www.incontro-montecastelli.it
matteoamodeo@hotmail.com
cell. 328 7966157

Domenica 29 maggio: QUERCIANELLA WALK

Quercianella, adagiata sulla scogliera che segue il Romito e annunciata dall’ ascetico Castello di Sonnino, è una prodigiosa tregua ai tumulti della città e merita di essere vista, in una visita più accurata e mirata di quanto invece frettolosamente non si faccia.........proprio perchè:- tanto è li!

Come l'iniziativa del 15 maggio, anche questa del 29 maggio non viene organizzata da noi ma tuttavia, essendoci stata segnalata ed avendola ritenuta molto interessante, oltrechè vicina, a nostra volta la giriamo in visione ai nostri associati: 

                 IIIa EDIZIONE DELLA QUERCIANELLA WALK

2005

Domenica 29 maggio 2005 ore 08.15

Iscrizione 3.oo euro

Trekking di 6, 8, 12 e 18 km nelle colline quercianellesi, attraverso la rigogliosa macchia mediterranea. Con diversi punti di ristoro disposti lungo i percorsi, anche i meno allenati non avranno problemi……….ottima occasione inoltre per entrare in contatto con il circuito delle cosiddette “marce non competitive”  che poi altro non sono che tranquille passeggiate, in luoghi belli e con tante persone simpatiche intorno. Possibilità di avere il pranzo a prezzi convenzionati al termine della gara.

Per info: proloco@quercianella.info 

oppure visionare il sito il sito www.quercianella.it

Domenica 12 giugno

Programma:

ritrovo alla Valle Benedetta (alla scuolina) alle ore   18

·      Presentazione di una mostra fotografica, comprensiva del lavoro di alcuni soci (vedere spazio fotografico, nel sito).

·         

·       Presentazione della iniziativa “Proposta di Legge Regionale d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell'acqua” , da parte di un esponente del comitato.

·         

·      Aggiornamenti sul GRUPPO ACQUISTI SOLIDALI e sulle future prospettive, con illustrazione dei significati del commercio solidale da parte dell’associazione Italia Nicaragua.

·         

·      Cena autogestita: ciascuno porta qualcosa e si mette tutto in comune. Coordinatrice dell’iniziativa sarà Fiorigia (0586 801235 ore serali) e quindi rivolgersi a lei per comunicare la presenza e dire cosa si porta (possibilmente, almeno un tre/ quattro giorni prima). Nota: verremo chiamati ad un piccolo contributo per l’affitto dei locali……. Visto che la cassa, come al solito, piange.

·            il "pezzo forte" della cena autogestita: Giuseppe Giunta con la squisitissima torta, da lui stesso preparata su propria ricetta.............complimenti al cuoco!

la torta offerta da Giuseppe e..............fatta sparire dai partecipanti alla cena, appena appoggiata in tavola............in tre minuti d'orologio era già finita. 

·        Assemblea con elezione del Direttivo 2005/2006:

·      Verrà distribuita una scheda ai soci (a proposito, rinnovate il tesseramento) con alcuni nominativi e spazi bianchi, per chi vorrete aggiungere.Dovranno essere contrassegnati cinque (5) nomi.Per l’occasione verrà chiesto ai partecipanti se vogliono far parte di uno dei tre gruppi di lavoro attualmente in essere (escursionismo, equo e solidale, territorio e ambiente), offrendo la propria disponibilità,  secondo i propri interessi particolari, a diventare soci attivi.

 

sabato 18 giugno:

Escursione notturna all’oasi di Santa Luce.

L'oasi, immersa fra colline e campi coltivati nel bel mezzo della campagna toscana, comprende l'intera superficie di un piccolo lago ed una fascia perimetrale caratterizzata da una lussureggiante vegetazione palustre, colonizzata nel tempo da numerose specie di fauna acquatica. Oggi, perfettamente naturalizzato, il lago luccica come una perla preziosa incorniciata dal verde dei boschetti di salice, tamerice, robinia e olmo ed i sentieri sono arricchiti da fitti tratti di macchie e siepi di rovo, prugnolo, sanguinella, biancospino e rosa canina che in primavera diventano, con violette, pervinche ed orchidee selvatiche, gli artefici di uno spettacolo di rara bellezza.

Nella parte meridionale dell'oasi incontriamo piccoli boschetti sempreverdi (leccio, lentisco, fillirea) circondati da prati incolti.

L'Oasi LIPU Santa Luce, con le oltre 150 specie censite, rappresenta un'importante area di sosta per gli uccelli migratori e ogni stagione ha i suoi protagonisti. In inverno il lago si popola di anatre multicolori, mentre i cormorani danno spettacolo stando posati sui rami degli alberi con le ali spiegate ad asciugare al sole. In estate i canneti si popolano invece di piccoli uccelli poco appariscenti come l'usignolo di fiume, la cannaiola e il cannareccione, mentre i tipici nidi "a fiasco" del pendolino ondeggiano sulle tamerici e il gruccione dai colori variopinti si insedia nella parte alta del lago.

Al mattino è facile incontrare il gheppio o la poiana in perlustrazione sui campi, oppure la sagoma del falco di palude mentre sorvola il canneto; la notte, invece, entrano in azione il barbagianni, la civetta e gli altri rapaci notturni…….insieme alla responsabile del centro andremo alla ricerca proprio di questi e, dopo una breve lezione introduttiva,  camminando per i sentieri intorno al lago, saremo in grado di riconoscere ed osservare ora il gufo, ora l’allocco, ora la civetta, distinguendone le differenti voci ……………l’iniziativa è per tutti, non ultimi i bambini che potranno emozionarsi, meglio che in una fiaba.

  mercoledì 10 agosto: 

         la notte delle stelle cadenti

Un bagliore improvviso, una scia luminosa che attraversa il cielo nella notte delle stelle più famosa dell'anno, quella di San Lorenzo. Chi di noi non si è mai recato almeno una volta lontano dalle città per ammirare lo spettacolo delle “stelle cadenti” intorno al 10 Agosto?   Ecco un'occasione per passare una notte all'aperto a guardare il cielo, lontani dall'inquinamento luminoso delle aree urbane che, come noto, rende difficoltoso, se non impossibile, ammirare stelle e pianeti.

L’iniziativa si svilupperà su barchini, all’interno dei canneti di Massaciuccoli, con osservazioni ornitologiche, in quanto saremo accompagnati da una guida esperta dell’avifauna locale, completando il nostro itinerario escursionistico estivo e notturno “alla ricerca dei canti perduti”, iniziato il 18 giugno con l’uscita a Santa Luce.

note: dal punto di vista scientifico il fenomeno delle stelle cadenti della notte di San Lorenzo si ripete ogni anno "quando la Terra incrocia l'orbita di una vecchia cometa che gira intorno al Sole” I detriti della cometa entrano nell'atmosfera terrestre a 40/km al secondo e si incendiano, dando luogo a quelle strisce luminose chiamate impropriamente “stelle cadenti”.  

Info e prenotazioni:  Gabriella Morini 0586 424761 o  347 1868767, entro venerdi 5   agosto.  

Domenica 28 agosto: e ritornarono liberi, a volare! 

Nello splendido scenario dei boschi del Cisternino, in collaborazione con la locale sez.L.I.P.U , proponiamo un’iniziativa nuova, almeno per noi: la liberazione di alcuni uccelli che sono stati curati e riabilitati al volo presso i centri di recupero LIPU. Una occasione unica, soprattutto per i più piccoli, di osservare questi animali da vicino ed ascoltare una lezione su di essi, oltre a conoscere la storia di questi animali, capire come sono stati feriti e soprattutto quanto impegno è necessario per curarli. Si tratta di gheppi, poiane, barbagianni, civette, allocchi……….l’elenco degli animali riabilitati verrà comunque fornito in mattinata, in base alle possibilità di volo che avranno acquisito entro il 28 mattina.

L’evento si svilupperà in mattinata, al Cisterninino ed è particolarmente adatto ai bambini (anche se non solo), visto l’incontro ravvicinato con questi animali, difficili da osservare “nel quotidiano” .

Info : Gabriella Morini 0586 424761 347 1868767

Sicilia bella e coraggiosa: un incontro con la Sicilia che si è liberata dalla mafia. fuori programma

Andremo a conoscere l’associazione Libera di don Luigi Ciotti che ha in gestione terre e caseggiati confiscati alla mafia e gestiti da giovani siciliani, protagonisti di questa piccola grande rivoluzione. In particolare soggiorneremo presso cooperative che  producono grano, pasta, olio, vino, conserve da coltivazione biologica e con attività di agriturismo e  ippoterapia.

Ogni giorno saremo affiancati da un mediatore culturale che ci aiuterà capire le più diverse problematiche, accompagnati da guide di un’associazione legata a Libera e il pranzo sarà presso le cooperative visitate.

Ospitalità, essenziale ma dignitosa, nelle strutture agrituristiche dove vengono create opportunità di lavoro, alternative a quelle dei poteri mafiosi.

 

Programma: L’itinerario parte da Palermo, splendido capoluogo siciliano, con visita guidata, per passare poi alla cittadina medioevale di Erice, con le sue imponenti mura ciclopiche e il castello normanno. Seguiranno quindi le saline di Trapani, dal caratteristico paesaggio punteggiato di mulini a vento e la città di Marsala, con le chiese barocche i palazzi, i siti archeologici punici e romani e Segesta e Selinunte e la Valle dei Templi e gli altipiani di Corleone e la tonnara di Scopello e le spiagge di San Vito lo Capo.

 

Note di viaggio: il soggiorno sarà di cinque giorni, nella prima metà di settembre e il trasferimento avverrà in aereo.

 

Importante: chi fosse interessato a partecipare, dovrà contattare Giuliana Cassiani cell. 347-8156406 e mail/ giulicassia@libero.it entro il 20 giugno, essendo necessario conoscere il numero dei partecipanti per prenotare per tempo i voli…………. al prezzo minore possibile. 

 

Informazioni e dettagli: Giuliana Cassiani 347-8156406 e mail: giulicassia@libero.it

Domenica 11 settembre: marcia Perugia Assisi 

La fame e la guerra non vanno in vacanza. E noi non ci rassegniamo.

La Marcia Perugia-Assisi per la giustizia e la pace, si svolgerà domenica 11 settembre 2005 alla vigilia di un importante vertice delle Nazioni Unite.
Tre giorni dopo infatti, i capi di stato di tutto il mondo si riuniranno a New York per decidere sulla lotta alla povertà e la riforma dell’Onu. Un’agenda troppo importante per essere lasciata nelle mani dei governi che sono, in buona misura, responsabili delle drammatiche condizioni in cui versa l’umanità e della grave crisi dell’Onu.
La Marcia, sarà parte di una giornata mondiale di mobilitazione contro la miseria e l’ingiustizia, la guerra e l’unilateralismo, lanciata a Porto Alegre da numerose organizzazioni della società civile di tutto il mondo e avrà tre slogan e un obiettivo: I tre slogan sono “Mettiamo al bando la miseria e la guerra. Riprendiamoci l’Onu. Io voglio. Tu vuoi. Noi possiamo.” L’obiettivo invece è quello di dare voce a quanti si battono per un cambiamento radicale della politica estera e della difesa del nostro paese, per dare all’Italia un governo di pace.

La nostra Associazione intenderebbe partecipare organizzando un pullman però, essendo necessario coprire per tempo i posti disponibili, prenotando il mezzo di trasporto, è indispensabile che, se vorrete esserci, diate l’adesione urgentemente, in quanto i tempi per organizzare sono strettissimi.

Chi avesse intenzione di partecipare, dovrà comunicare il proprio nominativo ed il numero degli eventuali partecipanti a Salvatore Picardi (0586 861138) che si occuperà del coordinamento, per e mail: esastudio@interfree.it  , entro il 20 agosto

Una volta raggiunto il numero utile, contatteremo poi personalmente le persone che avranno aderito, per i dettagli.

si ricorda che l'iniziativa è condizionata dal raggiungimento di un numero sufficiente di adesioni, tali almeno da permettere  di prenotare un pullman.

  Ulteriori informazioni:

Tavola della Pace
Via della Viola, 1 06122
Tel 075/5736890 Fax/075/5739337
http://www.tavoladellapace.it ; 11settembre@perlapace.it

Domenica 9 ottobre: Le cascate di Candalla, escursione lungo il rio Lombricese.

Siamo nel comune di Camaiore, in un'area dall'ambiente straordinariamente vario che va dalle Alpi Apuane al mare della Versilia, attraversando colline e pianura. Candalla sorge alle spalle del capoluogo, poco distante dalla frazione di Vado, in prossimità di un vecchio molino, dove ha origine un sentiero boschivo di grande fascino. La passeggiata si arrampica, costeggiando le sponde del rio Lombricese, in un itinerario affascinante che permette di soddisfare molti palati: gli amanti della natura, gli appassionati di arrampicata sportiva e persino i patiti di archeologia industriale. Su questo percorso si possono infatti trovare i resti di antichi opifici, come molini, frantoi, polverifici e di un pastificio la cui prima notizia risale al 1854. Queste fabbriche, le cui attrezzature e sistemi di funzionamento sono in parte ancora visibili, sfruttavano l'energia idraulica per azionare i macchinari. Gli impianti più antichi risalgono almeno al XV secolo e costituiscono un patrimonio archeologico unico nel suo genere. Notevole è l'effetto di contrasto tra le bellezze naturali delle sponde del torrente e l'architettura delle strutture protoindustriali legate alla trasformazione dei prodotti agricoli con i relativi impianti idraulici dotati di gore, chiuse, bottacci, serbatoi. Percorso soft, per tutti.

Info: 0586 404786 Giovanna Massidda.

Domenica 23 Ottobre: per l’antica via CAMPIGLIESE, a Sassetta per il palio dei micci.

Partenza da Castagneto Carducci, seguendo un percorso che non presenta eccessive difficoltà e la cui nota predominante e' rappresentata dalla macchia mediterranea, dalla gariga e dai boschi sempreverdi a sclerofille.

Lungo tutto l'itinerario si possono notare numerose piazzole di ex carbonaie, che dimostrano come fosse sviluppato fino ad epoche recenti lo sfruttamento delle risorse forestali, discorso che comunque sarà ripreso ampiamente in maggio.

Ad un certo punto  del cammino, arriveremo ad una vedetta antincendio (sulla destra del tracciato), da dove si potrà ammirare un suggestivo panorama per poi,  tornando sui nostri passi, prendere la mulattiera per Sassetta, scendendo al paese.

Sosta pranzo, con partecipazione alla festa per “il Palio dei micci”, tradizionale evento autunnale e quindi ritorno per i boschi a chiudere un percorso ad anello. Durata complessiva della passeggiata, circa quattro ore, esclusa la sosta a Sassetta ed interessante abbinamento con una festa popolare della nostra zona.

Info: Luciano Suggi 0586 406468 o 339 8700530

Domenica 13 Novembre: Anello di Palagnana e i colori dell’autunno.

Una via verde che gira sotto il monte Croce, costeggia il Matanna, arriva al rifugio Matanna e scende nuovamente a Palagnana.

Da Palagnana, proprio in fondo al paese, si percorre un breve tratto asfaltato, fino a trovare le indicazioni per i  sentieri che ci portano prima nei boschi e poi alla foce delle Porchette. Una sosta per ammirare lo stupendo panorama, con il m.Croce in primo piano, la Pania della Croce a sinistra, quella Secca a destra e l’Appennino, decisamente ad est ed imbocchiamo il sentiero a sinistra e verso sud, tra chiazze di faggi e cespugli ed ancora boschi per scendere sotto il callare del Matanna, tra salti di roccia alternati ad altre zone boschive. Un’ora per arrivare alla foce delle Porchette e un’altra ora per il rifugio Matanna, da dove, per un sentiero in discesa, torneremo poi a Palagnana. Percorso soft . Info: Luciano Suggi 0586 406468 o 339 8700530  

Sabato 29 ottobre e domenica 30 : Castagnata a Pian degli Ontani

La Riserva Naturale Biogenetica di Pian degli Ontani è stata istituita nel 1977,  si estende per circa 500 ettari nelle vicinanze di Pian di Novello, sulla destra del torrente Sestaione, ad un’altitudine compresa tra 1100 e 1800 metri.

Questa, la zona  scelta quest’anno per la tradizionale castagnata dell’Associazione.

Essendo prevista la partenza da Livorno il sabato e la cena con il pernottamento, per la stessa notte del 29 e dovendosi prenotare l’alloggio (costo indicativo, cena compresa di €.40.00), chi fosse interessato deve assolutamente contattare Mario e Fiorigia (0586 801235) entro il giorno 20 ottobre. nota: solo per associati

Domenica 27 novembre: traversata da Farnocchia al rifugio Forte dei Marmi, per la foce di San Rocchino. verso la foce di San Rocchino

Dal paese di Farnocchia (m.646), il cui abitato risale a prima dell'anno 1000 ed è molto apprezzato per l'aria fresca e pulita derivante dalle ampie vallate di castagneti che lo circondano, ci incamminiamo verso la sella di San Rocchino (m. 801), da cui degradano verso Casoli pendii coltivati, punteggiati di abitazioni.

Stupendi I panorami (con un sol colpo d'occhio, possono essere ammirati i monti più belli delle Apuane - Matanna, Procinto, Forato, Pania Secca, Pania della Croce, Corchia -).

Da San Rocchino poi, risaliremo verso il rifugio Forte dei Marmi, per castagneti e dolci saliscendi, dove faremo sosta, per ritornare in seguito lungo la stessa via dell’andata. Info: 0586 404786 Giovanna Massidda.  

Domenica 4 dicembre: 

                          vie di acqua, itinerario tra memoria e progetto

resti dei mulini al Gabbro che vorremmo collaborare a ristrutturare, per inserirli a pieno titolo nei percorsi escursionistici del Parco dei monti Livornesi.

Sul finire del Seicento il vallombrosano Colombino Bassi fonda a Valle Benedetta il monastero di S.Giovanni Gualberto , avviando un processo di messa a coltura della zona ed a quest' epoca si possono far risalire i mulini a vento che dominano il paesaggio, visibili alla Valle Benedetta. Ad epoche più antiche risalgono invece i mulini ad acqua , un tempo presenti in notevole numero lungo i torrenti di Ardenza, Chioma, Sanguigna, Tora, Morra ed Unione, nella zona del Gabbro. La nostra idea è di adottare un progetto o con valenze naturalistiche e storiche in un sistema ambientale naturale o con valenze urbanistiche  nell’ecosistema urbano, diretto a promuoverne lo sviluppo e la realizzazione.

Con questa iniziativa, intendiamo dunque effettuare una prima ricognizione per giungere a tale realizzazione.

La gita prevede: in mattinata l’esplorazione del complesso molitorio dell’alta valle del Botro Sanguigna al Gabbro e dell’ecosistema della zona (ultima testimonianza fisica in apprezzabile stato di conservazione, nell’area dei Monti Livornesi). Sarà presentato anche il sistema idraulico collegato ai Mulini, che forniva l’energia necessaria al loro funzionamento.

Il dott. Roberto Branchetti, del gruppo archeologico del museo di Storia Naturale, illustrerà la storia di tali opifici ed il loro sistema di funzionamento.

Nel pomeriggio invece ci sposteremo sul monte Carvoli, nel cuore del parco delle colline livornesi, per esplorare la necropoli etrusca del II-III sec. A.C. assistiti sempre dal dott. R. Branchetti che ci illustrerà le caratteristiche tipiche dell’insediamento, sconosciuto ai più.

Il pranzo è previsto al sacco a pian dei Lupi. C’è però la possibilità, per chi lo desidera, di ordinare un pranzo presso il pastore Neri di Rosignano: cibo naturale a prezzi contenuti. Info: Salvatore Picardi 0586 861138 nota: se intenzionati al pranzo c/o il pastore, telefonare almeno una settimana prima.  

Sabato 17 dicembre: tradizionale cena sociale degli auguri, a tema specifico sull’olio d’oliva ( a cura del gruppo acquisti solidali).

Ci troveremo alle 18 presso la scuolina della Valle Benedetta (riscaldata), già sede di altre iniziative dell’associazione e tema della serata sarà l’informazione alimentare, in particolare sull’olio di oliva.

Florenzo Gambaccini presenterà e spiegherà le caratteristiche organolettiche del prodotto, permettendoci così di essere più consapevoli nella valutazione della qualità e del sapore dell’olio d’oliva; nell’occasione avremo poi anche la possibilità di approfondire la conoscenza teorica con assaggi mirati.

Sarà questa l’occasione per gli auguri di Natale e per scambiarci informazioni sulle attività di A.V., in particolare per discutere su alcune proposte del Gruppo Acquisti Solidali e per raccogliere disponibilità su alcuni temi intorno ai quali stiamo lavorando, per dare continuità e profondità al nostro impegno solidale. 

A seguire ci sarà poi la cena, a base di cibi che ben si associano con l’assaggio dell’olio…… bruschetta, fagioli, ceci, patate e … durante la serata ……. estrazione del cesto, contenente olii di qualità.

Il costo della partecipazione (stimato tra €.5.00 e €.10.00), comprensivo del biglietto/estrazione, sarà valutato anche in base alle spese sostenute e verrà comunicato quando prenoterete la presenza a Salvatore Picardi 0586 861138, almeno una settimana prima dell’incontro e cioè entro il giorno 10 dicembre.

se vi interessa approfondire l'argomento, eccovi tre siti interessanti da cui iniziare la navigazione.

http://www.olioteche.it/

http://www.aziendabettini.com/ita.htm 

http://it.wikipedia.org/wiki/Olio_d'oliva  

Sabato 31 dicembre, Capodanno a Roma

                    

Per un capodanno diverso, questa volta  abbiamo scelto Roma: capodanno in piazza, due pernottamenti, un programma di trekking urbano tra gli innumerevoli possibili, per domenica e lunedì…… etc.etc. ………… questa l’idea.

Ovviamente il problema è rappresentato dalla possibilità di trovare un alloggio perché, soprattutto in queste occasioni, il flusso turistico è notevole ed ecco quindi la necessità che, chi fosse interessato lo comunichi entro il 30 ottobre al 0586 406468 ( se trovate una segreteria, lasciate nome e recapito telefonico, vi richiameremo). A fine mese avremo così una tipologia di partecipanti e potrà essere cercata una adeguata sistemazione, in seguito poi, definiremo i dettagli. Nota: solo per associati   

Regolamento escursioni:

al fine di razionalizzare la partecipazione alle iniziative, siete pregati di informarvi sempre sullo svolgimento delle medesime (possono intercorrere contrattempi o maltempo, che le rendono non fattibili), il  giovedi/venerdi e il sabato, antecedenti il giorno stabilito, contattando i numeri telefonici specificati in agenda, lasciando anche nome, numero partecipanti ed eventuale recapito telefonico per essere comunque avvertiti, anche all’ultimo momento. Si ricorda inoltre che, oltre al tesseramento in regola, verrà richiesto un contributo di un euro a tutti i partecipanti (accantonamento per spese di gestione extra notiziario) e di 3 euro ai non soci, bimbi esclusi, (per favorire la frequentazione dell’Associazione) ma, rigorosamente per una volta sola. In ultimo si ricorda anche che, non essendoci un fine di lucro e come si conviene in una gita tra amici, né l’Associazione né gli accompagnatori saranno mai da considerarsi responsabili per eventuali (del resto, praticamente impossibili) incidenti in occasione delle iniziative e che la tacita accettazione di questa clausola è condizione indispensabile, per poter partecipare.

AGIREVERDE Associazione per l'Ambiente,  

via Anna Frank 17  57124 Livorno

            web :  www.agireverde.it    mail: agireverde@tin.it

 

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Per riassociarsi o associarsi (la quota è annuale), versare 10 euro o 15 familiare, sul c.c.p. n 28804508 intestato ad Agire Verde / via A. Frank 17 /  57100 Livorno o al referente delle iniziative, quando vengono svolte.

Info: 0586 424761/ 801235/ 406468/ 861138/ 404786