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Le
escursioni in programma
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ESCURSIONI ED
ORGANIZZATI
DA
Vedere comunque il regolamento escursioni.
programma elaborato :
Cala Violina, vista dal sentiero.
Nella
macchia mediterranea intorno a Cala Violina,
Questo
itinerario, tra i più classici della costa toscana, segue la strada sterrata
che tocca le spiagge di Cala Francese (presso la quale è un monumento a
Garibaldi), Cala Martina, Cala Violina e Cala Le Donne, arrivando fin quasi ai
campeggi della foce dell'Alma, vicino a Punta Ala.
A
questo punto il sentiero tornerà indietro, consentendoci di compiere un
bellissimo anello, prima costeggiando interamente il mare e dopo, attraverso
boschi e colli e diversi casali, lascIandosi a destra la Val Martina,
per riportarci nuovamente in parallelo con la costa e quindi il mare, fino
all’originario punto di partenza.
Itinerario
semplice, per completare il quale saranno necessarie h.3.30/4 ma che, volendo,
potrà essere scorciato di un’ora abbondante, nel caso cominci a
scarseggiare la luce del giorno o anche che si sia preferito sostare più a
lungo in una delle tante spiagge accessibili.
nota: non è necessaria una prenotazione ma comunque telefonare
venerdi e sabato per accertarsi che venga effettuata al 0586 406468
oppure al 339 8700530, lasciando nome, recapito telefonico e numero dei
partecipanti.
Acquedotto di Asciano e piana pisana.
Una passeggiata per le colline pisane, ricche di rocce di natura calcarea ed in posizione ideale per la crescita di molte piante officinali ed aromatiche (la ruta, il mirto, l' issopo, la santoreggia, la lavanda, l' euforbia), che ci faranno da sfondo e con un acquedotto romano, ristrutturato dal Granduca Ferdinando I° ( tra il 1592 e il 1595), che ci accompagnerà per lunghi tratti. Interessante anche una caratteristica chiesa, che incontreremo lungo il cammino. info: Giovanna Massidda 0586 404786 ore serali.
nota: non è necessaria una prenotazione ma comunque telefonare a
Giovanna il venerdi o il sabato, per accertarsi che venga effettuata,
lasciando nome, recapito telefonico e numero dei partecipanti.
L'acquedotto Mediceo, cenni storici.
L'Acquedotto
Mediceo si estende per una lunghezza di 6 chilometri con una struttura muraria
formata da 934 archi decrescenti attraverso un percorso che parte dalla Valle
delle Fonti ed arriva fino alla parte nord delle mura della città di Pisa.
La Valle delle Fonti domina dall'alto il paese di
Asciano e deriva il suo nome dall'abbondante presenza di acqua., che sgorga da
queste pendici fin dai tempi più antichi. Quest'acqua è stata
particolarmente apprezzata per la sua leggerezza e purezza, caratteristiche
dovute ad una lunga depurazione naturale che l'acqua subisce scorrendo
attraverso letti rocciosi.
Vista la mancanza di sorgenti nella pianura pisana,
durante la metà del 500 si sentì l'esigenza di utilizzare e sfruttare le
acque della Valle delle Fonti, incanalandole in apposite strutture che le
portavano fino alla città di Pisa.
Il primo a voler costruire un acquedotto fu il Granduca
di Toscana Cosimo I dei Medici.
Agli inizi del 1500 progettò infatti un acquedotto
sotterraneo che doveva servirsi, per il trasporto dell'acqua, di canaline
fatte di terracotta rivestite di materiale vetroso. Il materiale utilizzato
tuttavia non riusciva a proteggere l'acqua dalle infiltrazioni esterne e dalle
numerose perdite lungo il percorso verso la città. Per questo motivo l'idea
di Cosimo I, sebbene ambiziosa e moderna, non ebbe successo e fu il figlio,
Ferdinando I a ideare la soluzione dell'acquedotto sopraelevato ad archi come
del resto avevano già fatto i Romani.
Anche Ferdinando I tuttavia non riuscì a vedere
ultimati i lavori, che furono conclusi da Cosimo II dei Medici e nel 1595
l'acqua di Asciano arrivò alle fontane della città.
L'acqua delle sorgenti proveniente dai monti sopra
Asciano veniva incanalata nel percorso sopraelevato e iniziava il suo percorso
in discesa. Per frenare la forza dell'acqua e permettere ai materiali in
sospensione presenti nell'acqua di depositarsi furono costruiti dei piccoli
serbatoi chiamati bottinelli e una grossa piscina di raccolta conosciuta come
Cisternone Mediceo.
L'acqua veniva distribuita dal cisternone alla città di
Pisa grazie al lavoro dei fontanieri che avevano "l'ufficio di aprire
e chiudere le chiavi maestre, lasciar passare solo quella determinata quantità
d'acqua giorno per giorno, e solo quella che ha avuto il tempo di diventar
limpida e perfetta".
I fontanieri, quelli che potremmo chiamare i custodi
delle acque, risiedevano nel Casone delle Fonti, attiguo al cisternone
dove lavoravano stabilmente.
Dopo i Medici l'acquedotto passò nelle mani dei Lorena
i quali mantennero lo stesso percorso dell'acqua da Asciano a Pisa, ma
provarono di nuovo a incanalare l'acqua in tubazioni sotterranee, ma questa
volta con maggior successo grazie al materiale utilizzato, prima il piombo,
poi la ghisa.
Attualmente l'acquedotto ancora alimentato dalle
numerose sorgenti situate nella Valle delle Fonti rifornisce esclusivamente
alcune fontane pubbliche della città di Pisa e non distribuisce più acqua
alle abitazioni.
Domenica
13 Febbraio: Paesaggi fiabeschi delle nostre
Apuane, quasi dimenticati: Cascata dell’Acqua Pendente (CARDOSO) .
Una camminata lungo un torrentello sopra Cardoso, a trovare un
salto d’acqua di alcune decine di metri, in un ambiente rupestre che, seppur
gravemente modificato dall'alluvione, mantiene tuttora un aspetto selvaggio ed
un fascino notevole. Il sentiero che percorreriamo è molto bello ed è usato
anche dalla gente del posto, per spostarsi a piedi tra Pruno ed Orzale e
raggiungere così le piane coltivate. Sopra di noi, il Forato che con il suo
arco è lì, a ricordarci lo splendore delle Apuane, una ricchezza naturale a
due passi dal mare.
Info: 0586 404786 Giovanna Massidda.
Domenica 27 febbraio: Grotta all’Onda (Camaiore)
info: 0586 406468 o 339 8700530, Luciano Suggi.
Domenica
13 marzo:
QUERCETO ED IL CASTELLO DEI GINORI, a Montecatini Val Di
Cecina
Il paesaggio collinare che si estende
attorno a Montecatini Val di Cecina, offre scorci di rara bellezza, con boschi
ricchi di selvaggina e insediamenti urbani di grande fascino, tra cui il
Castello di Querceto, tipico borgo medievale arroccato attorno alla pieve di
S. Giovanni.
La passeggiata, non impegnativa e quindi alla portata di tutti, permetterà di
godere della tranquillità di un ambiente ancora non inflazionato dal turismo
di massa e contemporaneamente, ci porterà a vedere uno squarcio di Toscana
ignoto ai più.
Info: 0586 404786 Giovanna Massidda.
Domenica
20 marzo: Atmosfere
Apuane, sotto la Pania della Croce da Isola Santa.
A
13 Km da Castelnuovo Garfagnana, nei pressi di Isola Santa (m.550),
attraversata la diga, prendiamo un sentiero che costeggia il lago e saliamo in
un castagneto.
Entriamo
poi in un valloncello e, superato
un piccolo torrente, arriviamo al paese disabitato di Col di Favilla ad una
quarantina di minuti dal rifugio del Freo, proprio sotto la Pania della Croce.
La vista svetta sugli appicchi rocciosi del Pizzo delle Saette ad est e del
monte Corchia, trovandosi il paese sul proseguimento del crinale di nord est
del monte stesso.Pure essendo non troppo impegnativa, avremo circa 600 metri
di dislivello e, anche se all’andata faremo delle soste, ci saranno comunque
un due ore e 30 di salita….anche se poi, diventeranno di sola discesa.
Nota:
l’escursione prevede anche una visita a Isola Santa, un antico borgo posto
proprio all’inizio del nostro percorso, la sosta comunque, la faremo al
ritorno…portare cibo per le paperette del lago .info/ Luciano Suggi: 586
406468 o 339 8700530
Domenica
10 aprile -
"Scintillii e trasparenze” : visita al museo del
cristallo a Colle Vald’Elsa ed escursione pomeridiana a Monteriggioni.
Si presume che a Colle Val d'Elsa la produzione vetraria sia iniziata
attorno alla metà dei XVI sec. e attualmente vi si produce il 90 % dei
cristallo italiano, richiesto in tutto il mondo.
cristallerie esposte al museo
Grazie all'impiego delle migliori tecnologie, dei migliori desìgners internazionali e soprattutto per l'abilità dei maestri vetrai e intagliatori, Colle è oggi senz'altro un riferimento importante nel mondo dei cristallo. In mattinata, visita al museo del cristallo, dove è ricostruito il percorso compiuto dall'industria vetraia colligiana dal 1820 fino alla realizzazione dei cristallo al piombo, avvenuto nel 1963.
Nel pomeriggio invece, ci
sposteremo a Monteriggioni, senza dubbio uno dei
più classici e noti borghi murati italiani.
il borgo dall'alto
Fin
dal medioevo la sua fama era tale che anche Dante fa cenno alla sua
'cerchia tonda' nella Divina Commedia (Inferno canto XXXI vv. 40-41). Le mura,
pressoché intatte, coprono una lunghezza di 570 metri e sono intervallate da
14 torri e due porte. La Porta Franca (verso Siena) sorge alla base di un
torrione mentre quella di S.Giovanni (verso Firenze) si apre nelle mura ed è
difesa da una delle torri del perimetro fortificato. Il borgo fu costruito dai
Senesi negli anni 1213-1219 su una collinetta a dominio e sorveglianza della
via Cassia/Francigena. La sua posizione ideale consentiva di controllare le
valli dell'Elsa e dello Staggia in direzione di Firenze, storica rivale di
Siena, che in quel periodo stava espandendo a vista d'occhio il suo
territorio.
Info:
Gabriella Morini 0586 424761 ore serali
Nota: quello che renderà
particolarmente interessanti le due visite nel loro complesso, sarà la
presenza di un’esperta di storia dell’arte ed associata Agireverde, Mina
Risecchi, che ci accompagnerà alla scoperta delle diverse emergenze storico
artistiche, incontrate lungo il percorso.
Attenzione: la due giorni del 24/25 aprile precedente (Parco del Fiume Mincio e discesa fluviale, zone venete del Risorgimento, monti Lessini –ponte di Veja e Cascate di Molina- e Verona in notturna) non è stata messa in programmazione, perchè ha ricevuto scarsi consensi, probabilmente per la lunga distanza e per la scomodità del viaggio di ritorno…………… per questo motivo e anche per mantenere “un discorso di gruppo”, è stato deciso di spostare l’iniziativa su una mèta più vicina:
24/25
aprile: itinerari per foreste millenarie tra Vallombrosa e Camaldoli, con
sosta e visita agli eremi.
Il primo giorno attraverseremo Vallombrosa dove, nel fitto di una foresta di castagni faggi ed abeti, sorge l’abbazia edificata da Giovanni Gualberto nel 1045.Visita all’eremo, pranzo al sacco, breve passeggiata lungo il circuito delle cappelle (parzialmente perché l’intero percorso dura 3 ore e se decideremo di fermarci un po’ di più), quindi a Camaldoli, per sistemarci nell’ostello. Il programma proseguirà con la visita al monastero ed alcune tranquille passeggiate, lungo i diversi sentieri-natura delle selve intorno: un’esperienza quasi mistica, assolutamente coinvolgente.
Nota: il costo del
pernottamento e della cena sarà comunicato appena noto......... Ovviamente,
per partecipare, è obbligatorio essere associati o associarsi.
Prenotazioni: per trovare
posti letto e cena per tutti, è necessario conoscere il numero esatto dei
partecipanti e quindi, chi ha intenzione di venire, deve comunicarlo entro il
10 marzo e non oltre a Luciano Suggi 0586 406468 o 339 8700530.
Dopo questa data, non si potrà più accettare altre partecipazioni.
cenni storici:
Abbazia di Vallombrosa
L’ Abbazia di Vallombrosa
è situata proprio nella splendida Foresta creata e curata nei secoli dai
monaci e dichiarata nel 1973 Riserva Biogenetica Naturale. Nel 1008 Giovanni
Gualberto, nobile fiorentino, che si era da poco fatto monaco, lasciò con un
compagno il monastero di San Miniato di Firenze, per trovare un luogo più
isolato dove raccogliersi.
Dopo un incontro con San Romualdo, fondatore dell’eremo di Camaldoli, si recò
in una località denominata "Acquabona" ove già si trovava un
piccolo romitorio dove adesso sorge il monastero di Vallombrosa vennero
costruite celle di legno per i nuovi adepti che raggiunsero Gualberto.
Nel 1015 i monaci elessero Gualberto a loro superiore, e nacque la nuova
congregazione dei monaci vallombrosani, che seguì la regola di San Benedetto
basata sul precetto "ora et labora".
Nel 1036 iniziarono i lavori per la costruzione in muratura delle celle e
dell’oratorio. Intorno al 1450 vennero eseguiti importanti ampliamenti:
furono costruiti la nuova sacrestia e i locali del noviziato, e alla fine del
XV sec. il complesso assunse le caratteristiche e l’aspetto attuali.
Nel 1529, dopo il saccheggio di Carlo V, venne elevata la torre di levante per
difendere gli arredi e i libri più preziosi; nel XVII sec. fu costruito il
muro che chiude il piazzale, e alla fine del XVIII sec. la grande vasca
antistante l’Abbazia (usata per allevare trote e per la produzione del
ghiaccio).
Il monastero, soppresso durante 1’epoca napoleonica, fu riaperto nel 1817
dal Granduca Ferdinando. Nel 1866 il neonato Regno d’Italia sfrattò i
monaci e il monastero passò all’Azienda Forestale. I benedettini vi
tornarono solo nel 1949.
La visita al monastero è assai interessante: l’imponente costruzione,
dominata dall’alto campanile del ’200 e dalla torre, ha l’aspetto di un
castello. Oltrepassato il cancello si ammira la bellissima facciata secentesca
di Gherardo Silvani. Secentesca è anche la facciata della chiesa, che
conserva però l’impianto medievale, pur se 1’aspetto attuale è
caratterizzato da interventi barocchi.
Numerose le opere d’arte conservate nell’Abbazia: un bassorilievo robbiano
nel vestibolo prospiciente il refettorio, le quindici tele di Ignazio Hugford
nel refettorio, il coro ligneo della chiesa intagliato e intarsiato da
Francesco da Poggibonsi. Intorno all’Abbazia, nella foresta, nei luoghi
sacri più significativi legati a episodi prodigiosi della vita di Gualberto,
si trovano cappelle e tabernacoli databili tra il XVI e il XVII sec.
I percorsi che portano a questi piccoli edifici religiosi offrono al
visitatore molteplici occasioni di meditazione.
Eremo di Camaldoli
In tutto l'Appennino
Tosco-Romagnolo aleggia un qualcosa di leggendario, intorno
alla figura del fondatore dell'ordine
monastico dei Camaldolesi, San Romualdo.
Non c'è infatti angolo
di questo territorio che non sia stato attraversato da lui,
nè sacro edificio che non sia stato fondato o
almeno che abbia ospitato il Santo.
Il suo nome però
è legato inscindibilmente a quel fazzoletto di terra, nascosto
sui più alti versanti dell'Appennino Casentinese, che
il conte Maldolo di Arezzo gli donò nel 1012.
Qui infatti Romualdo costruì
un oratorio con cinque celle,
primo nucleo dell'Eremo di Camaldoli, custodito fino ai
giorni nostri dai monaci Camaldolesi.
Il nome della congregazione
dell'Eremo e della successiva foresta derivano,
probabilmente, da Cà Maldolo, in riferimento a colui che
aveva donato la terra al Santo.
Prima di morire, nel 1027,
Romualdo riuscì a edificare in località "Fonte Buona",
in posizione meno solitaria e più facilmente raggiungibile, una
seconda piccola costruzione che aveva lo scopo
di
accogliere gli ospiti ed i pellegrini ed in questo
modo, vennero gettate le basi per la
costruzione, che avvenne nel XVI secolo, dell'odierno Monastero,
costituito da due piani e che può ospitare
più di cento monaci.
Anche l'Eremo, nel corso dei secoli,
subì degli allargamenti e oggi è formato da venti celle e dalla chiesa di
S.Salvatore, di stile barocco.
La sorte della foresta circostante l'Eremo e del
Monastero, fu legata in maniera indissolubile con quella dei sacri
edifici e più questi si
ingrandivano e più aumentavano le donazioni di boscose
terre appenniniche.
I monaci si prodigarono in maniera
egregia per la cura e il governo
del bosco, sostituendo poi al bosco misto di faggio e abete delle piantagioni
pure di Abete bianco. Il preciso motivo di questa
sostituzione non è ancora stato perfettamente
chiarito ma, secondo alcuni storici, i motivi furono
prettamente economici, essendo l'Abete
bianco un legno molto pregiato,
secondo altri invece, perchè la struttura colonnare e
severa delle abetine suscitava nei monaci un maggior senso di
misticismo. Ad avvalorare questa seconda tesi vi sono le regole
selvicolturali rigidissime a cui i monaci
dovevano attenersi, regole che prescrivevano abbattimenti molto limitati e
continuo rimboschimento con Abete bianco. In questo modo nasceva quel
nucleo forestale che, quasi mille
anni dopo, doveva rappresentare il cuore
del Parco Nazionale delle Foreste
Casentinesi.
domenica
08 maggio: Le
miniere di rame ed il borgo medioevale di Montecatini
Val di Cecina.
La
storia di Montecatini Val di Cecina è legata alla miniera di rame di
Camporciano che rimase in attività fino al 1907, dando il nome ad una delle
maggiori industrie estrattive d'Europa: la Montecatini S.p.a. divenuta poi
Montedison.
Tappa storica nel campo dell'estrazione del rame ed antichissima (gli etruschi
furono i primi a sfruttare le abbondanti risorse naturali di questa zona,
utilizzando il prezioso minerale per forgiare utensili e suppellettili
ornamentali), è diventata un parco museale di archeologia, proprio per
perpetuare questi importanti momenti storici e rendere nota
un’importante realtà lavorativa, culturale e sociale dell’800 in Europa.
Il
programma odierno prevede una visita alle strutture della miniera
ed anche al borgo di Montecatini Val di Cecina, un angolo di medioevo
dove il tempo sembra essersi fermato: intatte le viuzze medievali, gli archi,
le piccole finestre delle case, le botteghe, le torricelle e l’imponenza
della Torre Belforti che sovrasta l’abitato.
Note: per visitare miniera e
laboratori, dovremo necessariamente servirci di una cooperativa che gestisce e
coordina le visite, per cui……….comunicare almeno la settimana prima, la
vostra presenza.
info/ Salvatore Picardi: 0586 861138, ore serali.
Domenica 22 maggio: Massa
Marittima e il Centro europeo per la salvaguardia delle tartarughe.
Sorta nel XII secolo attorno al Duomo di S. Cerbone, Massa Marittima unisce il fascino del borgo medievale allo splendore di una città d’arte, con imponenti fortificazioni, antiche chiese e suggestivi palazzi che ne fanno una tappa obbligata di numerosi itinerari che attraversano la Toscana. Dopo una visita, il nostro itinerario odierno proseguirà nell’unica struttura in Italia per la ricerca scientifica, il recupero, la riproduzione e la reintroduzione delle tartarughe, sia italiane che esotiche: Il Centro Carapax.
Il Centro ospita
anche una colonia di cicogne bianche, ormai estinte in Italia, nell’ambito
di un progetto che sta cercando di recuperare la rotta di migrazione di questi
esemplari dall’Europa all’Africa.
Info:
Fiorigia Beverelli 0586 801235
ore serali……… anche
per questa iniziativa, allo scopo di coordinare la prenotazione della visita
al centro, telefonate per tempo!
Domenica
05 giugno: anello delle marginette, ai piedi
del Monte Corchia e della Pania della Croce.
alpeggi a Puntato
Si percorre a piedi la strada marmifera che taglia i fianchi occidentali dei Torrioni del Corchia e che porta al valico di Fociomboli (1.260m), spartiacque fra il versante marittimo e quello interno garfagnino delle Apuane. Lasciata la strada che prosegue verso le cave abbandonate del "Retro Corchia", si prende la mulattiera di sinistra e, nella faggeta, si inizia una leggera salita verso il Padule di Fociomboli , la più importante zona umida delle Apuane, a sbucare sull'ampio ripiano di Puntato, un tempo alpeggio estivo dei paesi di Terrinca e di Levigliani. Da qui, sempre seguendo un piacevole percorso in costa, penetriamo in un castagneto e raggiungiamo Col di Favilla, un antico insediamento temporaneo estivo, diventato poi villaggio stabile per essere definitivamente abbandonato agli inizi degli anni Settanta, quindi imbocchiamo il sentiero (già percorso in marzo) proveniente dal lago di Isola Santa, iniziando a risalire il Canale delle Verghe, fino alla Foce di Mosceta, Arrivati al rifugio G. Del Freo, prendiamo poi un sentiero in una fitta faggeta, lungo le pendici nord orientali del Monte Corchia, tornando indietro. Note di viaggio: il percorso, molto interessante e bello per la varietà dei paesaggi e degli ambienti incontrati, è assolutamente turistico fino a Col di Favilla, impegnandoci però nella risalita del canale delle Verghe, per almeno una trentina di minuti (sent.9) e in due tratti in salita, dal rifugio a Fociomboli, per una mezz’ora ciascuno……………considerato che l’intero anello avrà la durata di circa cinque/sei ore, si consiglia a buoni camminatori e si raccomanda anche di fare molta attenzione alle ore di luce disponibili, per non farsi sorprendere dal buio, nei boschi: portare comunque delle torce.Se ci sarà posto sufficiente nelle auto, potremo però scorciare il percorso appoggiando metà auto a Pian del Lago e metà a Levigliani.
info/ Luciano Suggi: 586 406468 o 339 8700530
Domenica
19 giugno: Il mare intorno ad
orbetello ed i suoi frutti.
Visita
guidata ad un importante allevamento ittico, con pranzo in un ristorante
gestito dai pescatori stessi e al tramonto……… bagno in mare, a Cala
Violina.
Programma:
la
mattina, in
un bacino distinto in due ampi invasi, separati dall'esile striscia della Diga
Leopoldina che congiunge
l'abitato di Orbetello con il Monte Argentario, visiteremo l’habitat ideale
di un patrimonio ittico di incomparabile valore……….. Spigole, orate,
sogliole, anguille e cefali, che assumeranno
in queste incontaminate acque delle connotazioni del tutto particolari,
proprio in relazione ai vividi colori della livrea.
I pescatori orbetellani è qui che provvedono alla
cattura di circa 3.000 q.li di prodotto delle varie specie, preoccupandosi
altresì di mantenere l'equilibrio fra le popolazioni ittiche, con semine
mirate di novellame ad integrazione e a compendio della pesca effettuata.
A pranzo, appena fuori dalle mura di Orbetello,
andremo in un ristorante gestito dagli stessi pescatori, a gustare la pasta
condita con il pesce e pescioni al forno superlativi……. ed a prezzi
contenuti. Nel tardo pomeriggio poi, visto che la stagione si presta e che
oramai conosciamo bene la zona, dopo esserci stati in
gennaio………….bagno in mare a Cala Violina e relativo tramonto!
Nota: non è obbligatorio partecipare al pranzo però, chi vorrà gustare i pescioni……..dovrà comunicarlo almeno una settimana prima, sempre a Gabriella, per poter gestire al meglio tutto l'insieme.
Info:
Gabriella Morini 0586 424761 ore serali
San Gimignano solidale: al via Equomondo
Iniziativa per il 25 aprile: un'alternativa per chi non viene con noi alla due giorni............non la organizzia AGIREVERDE...... ma vi lasciamo in buone mani!
IL COMUNE DI COLLESALVETTI ORGANIZZA, NELL'AMBITO DELLA SETTIMANA DELLA PACE, UNA CAMMINATA IL 25 APRILE DAL CORBOLONE AL MONASTERO DELLA SAMBUCA.
Il Comune offrirà ai partecipanti
una zuppa, un panino e un
po' di vino e musica e canzoni della resistenza di Pardo Fornaciari, Maria
Torrigiani e Marinò.
L' Associazione Italia Nicaragua, sarà presente con un banchetto di prodotti
del Commercio Equo e Solidale.
Vi ricordiamo che dietro ogni prodotto c'è un progetto di sostegno ai
produttori del Sud del Mondo.
Se siete interessati, contattare per tempo o Mauro Rubichi o scrivere per info alla e mail sotto-
questa iniziativa del 15 maggio non è organizzata da noi e tuttavia la segnaliamo perchè sembra particolarmente interessante ed anche abbastanza vicina.Chi volesse prendervi parte, dovrà quindi prendere contatto con i numeri segnalati in fondo al comunicato stampa che, come ricevuto, così giriamo.
SULLE ROTTE DELLA
ROCCA SILLANA
1a edizione
trekking in Val di Cecina fra boschi, torrenti, borghi, poderi e castelli
a piedi, a cavallo, in bicicletta e mountain bike
Domenica 15 maggio 2005
COMUNICATO STAMPA
Appuntamento per domenica 15 maggio SULLE ROTTE DELLA ROCCA SILLANA:
percorsi di trekking in Alta Val di Cecina fra boschi, torrenti, borghi,
poderi, e castelli.
Un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati di trekking e attività
outdoor per conoscere un angolo di Toscana di rara bellezza alla
convergenza di ben quattro province. Muovendosi a piedi, a cavallo, in
bicicletta o in mountain bike si scorrono pendici denudate (calanchi e
biancane), estesi affioramenti rocciosi, aspri rilievi e valli
profondamente incise. Vastissime foreste e corsi d'acqua di elevato grado
di naturalità, compongono un paesaggio segnato dai resti di attività
minerarie per la ricerca e lo sfruttamento del ricco sottosuolo; attività
in parte ancora presenti e visibili nel singolare paesaggio contraddistinto
dalla fitta rete di vapordotti e dalle centrali geotermoelettriche. Un
sostanziale isolamento delle aree più interne ha consentito di conservare
ambienti naturali e paesaggi disegnati dall'uomo di elevatissimo interesse
culturale, antichi insediamenti ancor oggi ben identificabili,
fortificazioni sui rilievi più elevati e un ricchissimo repertorio di beni
archeologici, artistici e architettonici, sparsi su tutto il territorio e
visibili in specie nella città di Volterra.
Di grande interesse paesistico-architettonico la Rocca Sillana. Con le sue
alte mura, svetta al culmine di un monte a forma conica a 530 mt. di
altezza. E' una delle fortificazioni medievali più importanti del nostro
territorio, in un sito già abitato in epoche antiche. Il suo nome e la
presenza di reperti di epoca romana ricondurrebbero a Silla, al tempo in
cui il console assediava Volterra che aveva preso le parti di Mario.
La raggiungeremo stringendola d'assedio! Da sette diversi punti disposti a
raggiera, i gruppi percorreranno altrettanti itinerari di lunghezza
variabile in base al mezzo di spostamento utilizzato: a piedi, a cavallo,
in bicicletta o MTB.
L'invito è rivolto in modo particolare ai Gruppi Trekking ai quali
chiediamo l'adesione in forma organizzata.
PROGRAMMA
ore 8,30 Ritrovo ai punti di partenza: Castelnuovo Val
di Cecina,
Montecastelli Pisano, Sasso Pisano, Montecatini Val di Cecina, La Sassa,
Pomarance e Volterra.
ore 9,00 Partenza in gruppi di 15-20 persone
organizzati in base al
tipo di itinerario: a piedi, a cavallo, in bicicletta o in MTB. I gruppi
saranno assistiti da guide professionali.
ore 13,00 Arrivo alla Rocca Sillana - banco di accoglienza
Pranzo al sacco
ore 14,30 Visite guidate alla Rocca Sillana
ore 16,30 Spettacolo con musiche popolari e con i Maggerini a
conclusione
dell'evento.
adesioni e informazioni:
info@incontro-montecastelli.it
www.incontro-montecastelli.it
matteoamodeo@hotmail.com
cell. 328 7966157
Domenica 29 maggio: QUERCIANELLA WALK
Quercianella, adagiata sulla scogliera che segue il Romito e annunciata dall’ ascetico Castello di Sonnino, è una prodigiosa tregua ai tumulti della città e merita di essere vista, in una visita più accurata e mirata di quanto invece frettolosamente non si faccia.........proprio perchè:- tanto è li!
Come l'iniziativa del 15 maggio, anche questa del 29 maggio non viene organizzata da noi ma tuttavia, essendoci stata segnalata ed avendola ritenuta molto interessante, oltrechè vicina, a nostra volta la giriamo in visione ai nostri associati:
IIIa EDIZIONE DELLA QUERCIANELLA WALK
2005
Domenica 29 maggio 2005 ore 08.15
Iscrizione 3.oo euro
Trekking di 6, 8, 12 e 18 km nelle colline quercianellesi, attraverso la rigogliosa macchia mediterranea. Con diversi punti di ristoro disposti lungo i percorsi, anche i meno allenati non avranno problemi……….ottima occasione inoltre per entrare in contatto con il circuito delle cosiddette “marce non competitive” che poi altro non sono che tranquille passeggiate, in luoghi belli e con tante persone simpatiche intorno. Possibilità di avere il pranzo a prezzi convenzionati al termine della gara.
Per info: proloco@quercianella.info
oppure visionare il sito il sito www.quercianella.it
Programma:
ritrovo
alla Valle Benedetta (alla scuolina) alle ore
18
·
Presentazione
di una mostra fotografica, comprensiva del lavoro di alcuni soci (vedere
spazio fotografico, nel sito).
·
·
Presentazione
della iniziativa “Proposta di Legge
Regionale d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell'acqua” , da parte di un esponente del comitato.
·
·
Aggiornamenti
sul GRUPPO ACQUISTI SOLIDALI e sulle future prospettive, con illustrazione dei
significati del commercio solidale da parte dell’associazione Italia
Nicaragua.
·
·
Cena
autogestita: ciascuno porta qualcosa e si mette tutto in comune. Coordinatrice
dell’iniziativa sarà Fiorigia (0586 801235 ore serali) e quindi rivolgersi
a lei per comunicare la presenza e dire cosa si porta (possibilmente, almeno
un tre/ quattro giorni prima). Nota: verremo chiamati ad un piccolo contributo
per l’affitto dei locali……. Visto che la cassa, come al solito, piange.
·
la torta offerta da Giuseppe e..............fatta sparire dai partecipanti alla cena, appena appoggiata in tavola............in tre minuti d'orologio era già finita.
·
Assemblea
con elezione del Direttivo 2005/2006:
·
Verrà
distribuita una scheda ai soci (a proposito, rinnovate il tesseramento) con
alcuni nominativi e spazi bianchi, per chi vorrete aggiungere.Dovranno essere
contrassegnati cinque (5) nomi.Per l’occasione verrà chiesto ai
partecipanti se vogliono far parte di uno dei tre gruppi di lavoro attualmente
in essere (escursionismo, equo e solidale, territorio e ambiente), offrendo la
propria disponibilità, secondo i
propri interessi particolari, a diventare soci attivi.
Escursione notturna
all’oasi di Santa Luce.
L'oasi,
immersa fra colline e campi coltivati nel bel mezzo della campagna toscana,
comprende l'intera superficie di un piccolo lago ed una fascia perimetrale
caratterizzata da una lussureggiante vegetazione palustre, colonizzata nel
tempo da numerose specie di fauna acquatica. Oggi, perfettamente
naturalizzato, il lago luccica come una perla preziosa incorniciata dal verde
dei boschetti di salice, tamerice, robinia e olmo ed i sentieri sono
arricchiti da fitti tratti di macchie e siepi di rovo, prugnolo, sanguinella,
biancospino e rosa canina che in primavera diventano, con violette, pervinche
ed orchidee selvatiche, gli artefici di uno spettacolo di rara bellezza.
Nella
parte meridionale dell'oasi incontriamo piccoli boschetti sempreverdi (leccio,
lentisco, fillirea) circondati da prati incolti.
L'Oasi
LIPU Santa Luce, con le oltre 150 specie censite, rappresenta un'importante
area di sosta per gli uccelli migratori e ogni stagione ha i suoi
protagonisti. In inverno il lago si popola di anatre multicolori, mentre i
cormorani danno spettacolo stando posati sui rami degli alberi con le ali
spiegate ad asciugare al sole. In estate i canneti si popolano invece di
piccoli uccelli poco appariscenti come l'usignolo di fiume, la cannaiola e il
cannareccione, mentre i tipici nidi "a fiasco" del pendolino
ondeggiano sulle tamerici e il gruccione dai colori variopinti si insedia
nella parte alta del lago.
Al
mattino è facile incontrare il gheppio o la poiana in perlustrazione sui
campi, oppure la sagoma del falco di palude mentre sorvola il canneto; la
notte, invece, entrano in azione il barbagianni, la civetta e gli altri rapaci
notturni…….insieme alla responsabile del centro andremo alla
ricerca proprio di questi e, dopo una breve lezione introduttiva,
camminando per i sentieri intorno al lago, saremo in grado di
riconoscere ed osservare ora il gufo, ora l’allocco, ora la civetta,
distinguendone le differenti voci ……………l’iniziativa è per
tutti, non ultimi i bambini che potranno emozionarsi, meglio che in una fiaba.
Un bagliore improvviso, una scia
luminosa che attraversa il cielo nella notte delle stelle più famosa
dell'anno, quella di San Lorenzo. Chi di noi non si è mai recato almeno una
volta lontano dalle città per ammirare lo spettacolo delle “stelle
cadenti” intorno al 10 Agosto?
Ecco un'occasione per passare una notte all'aperto a guardare il cielo,
lontani dall'inquinamento luminoso delle aree urbane che, come noto, rende
difficoltoso, se non impossibile, ammirare stelle e pianeti.
L’iniziativa si svilupperà su
barchini, all’interno dei canneti di Massaciuccoli, con osservazioni
ornitologiche, in quanto saremo accompagnati da una guida esperta
dell’avifauna locale, completando il nostro itinerario escursionistico
estivo e notturno “alla ricerca dei canti perduti”, iniziato il 18 giugno
con l’uscita a Santa Luce.
note:
dal punto di vista scientifico il fenomeno delle stelle cadenti della notte di
San Lorenzo si ripete ogni anno "quando la Terra incrocia l'orbita di una
vecchia cometa che gira intorno al Sole” I detriti della cometa entrano
nell'atmosfera terrestre a 40/km al secondo e si incendiano, dando luogo a
quelle strisce luminose chiamate impropriamente “stelle cadenti”.
Info
e prenotazioni: Gabriella
Morini 0586 424761 o 347 1868767,
entro venerdi 5 agosto.
Domenica 28 agosto: e ritornarono liberi, a volare!
Nello
splendido scenario dei boschi del Cisternino, in collaborazione con la locale
sez.L.I.P.U , proponiamo un’iniziativa nuova, almeno per noi: la liberazione
di alcuni uccelli che sono stati curati e riabilitati al volo presso i centri
di recupero LIPU. Una occasione unica, soprattutto per i più piccoli, di
osservare questi animali da vicino ed ascoltare una lezione su di essi, oltre
a conoscere la storia di questi animali, capire come sono stati feriti e
soprattutto quanto impegno è necessario per curarli. Si tratta di gheppi,
poiane, barbagianni, civette, allocchi……….l’elenco degli animali
riabilitati verrà comunque fornito in mattinata, in base alle possibilità di
volo che avranno acquisito entro il 28 mattina.
L’evento
si svilupperà in mattinata, al Cisterninino ed è particolarmente adatto ai
bambini (anche se non solo), visto l’incontro ravvicinato con questi
animali, difficili da osservare “nel quotidiano” .
Info
: Gabriella Morini 0586 424761 347 1868767
Sicilia
bella e coraggiosa: un incontro con la Sicilia che si è liberata dalla mafia.
fuori programma
Andremo
a conoscere l’associazione Libera di don Luigi Ciotti che ha in gestione
terre e caseggiati confiscati alla mafia e gestiti da giovani siciliani,
protagonisti di questa piccola grande rivoluzione. In particolare
soggiorneremo presso cooperative che producono
grano, pasta, olio, vino, conserve da coltivazione biologica e con attività
di agriturismo e ippoterapia.
Ogni
giorno saremo affiancati da un mediatore culturale che ci aiuterà capire le
più diverse problematiche, accompagnati da guide di un’associazione legata
a Libera e il pranzo sarà presso le cooperative visitate.
Ospitalità,
essenziale ma dignitosa, nelle strutture agrituristiche dove vengono create
opportunità di lavoro, alternative a quelle dei poteri mafiosi.
Programma:
L’itinerario parte da Palermo,
splendido capoluogo siciliano, con visita guidata, per passare poi alla
cittadina medioevale di Erice, con le sue imponenti mura ciclopiche e il
castello normanno. Seguiranno quindi le saline di Trapani, dal caratteristico
paesaggio punteggiato di mulini a vento e la città di Marsala, con le chiese
barocche i palazzi, i siti archeologici punici e romani e Segesta e Selinunte
e la Valle dei Templi e gli altipiani di Corleone e la tonnara di Scopello e
le spiagge di San Vito lo Capo.
Note
di viaggio: il soggiorno sarà di
cinque giorni, nella prima metà di settembre e il trasferimento avverrà in
aereo.
Importante:
chi fosse interessato a partecipare, dovrà contattare Giuliana Cassiani cell.
347-8156406 e mail/ giulicassia@libero.it
entro il 20 giugno, essendo necessario
conoscere il numero dei partecipanti per prenotare per tempo i
voli…………. al prezzo minore possibile.
Informazioni
e dettagli: Giuliana Cassiani 347-8156406 e mail: giulicassia@libero.it
Domenica 11 settembre: marcia Perugia Assisi
La
fame e la guerra non vanno in vacanza. E noi non ci rassegniamo.
La Marcia
Perugia-Assisi per la giustizia e la pace, si svolgerà domenica 11
settembre 2005 alla vigilia di un importante vertice delle Nazioni Unite.
Tre giorni dopo infatti, i capi di stato di tutto il mondo si riuniranno a New
York per decidere sulla lotta alla povertà e la riforma dell’Onu.
Un’agenda troppo importante per essere lasciata nelle mani dei governi che
sono, in buona misura, responsabili delle drammatiche condizioni in cui versa
l’umanità e della grave crisi dell’Onu.
La Marcia, sarà parte di una giornata mondiale di mobilitazione contro la
miseria e l’ingiustizia, la guerra e l’unilateralismo, lanciata a Porto
Alegre da numerose organizzazioni della società civile di tutto il mondo e
avrà tre slogan e un obiettivo: I tre slogan sono “Mettiamo al bando la
miseria e la guerra. Riprendiamoci l’Onu. Io voglio. Tu vuoi. Noi
possiamo.” L’obiettivo invece è quello di dare voce a quanti si battono
per un cambiamento radicale della politica estera e della difesa del nostro
paese, per dare all’Italia un governo di pace.
La nostra Associazione intenderebbe partecipare
organizzando un pullman però, essendo necessario coprire per tempo i posti
disponibili, prenotando il mezzo di trasporto, è indispensabile che, se
vorrete esserci, diate l’adesione urgentemente, in quanto i tempi per
organizzare sono strettissimi.
Chi avesse intenzione di partecipare, dovrà comunicare il proprio
nominativo ed il numero degli eventuali partecipanti a Salvatore Picardi (0586
861138)
che si occuperà del coordinamento, per e mail: esastudio@interfree.it
, entro il 20 agosto
Una volta raggiunto il numero utile, contatteremo poi personalmente le persone che avranno aderito, per i dettagli.
si
ricorda che l'iniziativa è condizionata dal raggiungimento di un numero
sufficiente di adesioni, tali almeno da permettere di prenotare un
pullman.
Tavola della Pace
Via della Viola, 1 06122
Tel 075/5736890 Fax/075/5739337
http://www.tavoladellapace.it ; 11settembre@perlapace.it
Domenica
9 ottobre: Le cascate di Candalla, escursione
lungo il rio Lombricese.
Siamo nel
comune di Camaiore, in un'area dall'ambiente straordinariamente vario che va
dalle Alpi Apuane al mare della Versilia, attraversando colline e pianura.
Candalla sorge alle spalle del capoluogo, poco distante dalla frazione di
Vado, in prossimità di un vecchio molino, dove ha origine un sentiero
boschivo di grande fascino. La passeggiata si arrampica, costeggiando le
sponde del rio Lombricese, in un itinerario affascinante che permette di
soddisfare molti palati: gli amanti della natura, gli appassionati di
arrampicata sportiva e persino i patiti di archeologia industriale. Su questo
percorso si possono infatti trovare i resti di antichi opifici, come molini,
frantoi, polverifici e di un pastificio la cui prima notizia risale al 1854.
Queste fabbriche, le cui attrezzature e sistemi di funzionamento sono in parte
ancora visibili, sfruttavano l'energia idraulica per azionare i macchinari.
Gli impianti più antichi risalgono almeno al XV secolo e costituiscono un
patrimonio archeologico unico nel suo genere. Notevole è l'effetto di
contrasto tra le bellezze naturali delle sponde del torrente e l'architettura
delle strutture protoindustriali legate alla trasformazione dei prodotti
agricoli con i relativi impianti idraulici dotati di gore, chiuse, bottacci,
serbatoi. Percorso soft, per tutti.
Info: 0586 404786
Giovanna Massidda.
Domenica
23 Ottobre:
per l’antica via CAMPIGLIESE, a Sassetta per il palio
dei micci.
Partenza da Castagneto Carducci, seguendo un percorso che non presenta eccessive difficoltà e la cui nota predominante e' rappresentata dalla macchia mediterranea, dalla gariga e dai boschi sempreverdi a sclerofille.
Lungo tutto l'itinerario si possono notare numerose piazzole di ex carbonaie, che dimostrano come fosse sviluppato fino ad epoche recenti lo sfruttamento delle risorse forestali, discorso che comunque sarà ripreso ampiamente in maggio.
Ad
un certo punto del cammino,
arriveremo ad una vedetta antincendio (sulla destra del tracciato), da dove si
potrà ammirare un suggestivo panorama per poi,
tornando sui nostri passi, prendere la mulattiera per Sassetta,
scendendo al paese.
Sosta
pranzo, con partecipazione alla festa per “il Palio dei micci”,
tradizionale evento autunnale e quindi ritorno per i boschi a chiudere
un percorso ad anello. Durata complessiva della passeggiata, circa quattro
ore, esclusa la sosta a Sassetta ed interessante abbinamento con una festa
popolare della nostra zona.
Info:
Luciano Suggi 0586 406468 o 339 8700530
Domenica
13 Novembre: Anello di Palagnana e i colori dell’autunno.
Una via verde
che gira sotto il monte Croce, costeggia il Matanna, arriva al rifugio Matanna
e scende nuovamente a Palagnana.
Da Palagnana,
proprio in fondo al paese, si percorre un breve tratto asfaltato, fino a
trovare le indicazioni per i sentieri
che ci portano prima nei boschi e poi alla foce delle Porchette. Una sosta per
ammirare lo stupendo panorama, con il m.Croce in primo piano, la Pania della
Croce a sinistra, quella Secca a destra e l’Appennino, decisamente ad est ed
imbocchiamo il sentiero a sinistra e verso sud, tra chiazze di faggi e
cespugli ed ancora boschi per scendere sotto il callare del Matanna, tra salti
di roccia alternati ad altre zone boschive. Un’ora per arrivare alla foce
delle Porchette e un’altra ora per il rifugio Matanna, da dove, per un
sentiero in discesa, torneremo poi a Palagnana. Percorso soft . Info:
Luciano Suggi 0586 406468 o 339 8700530
Sabato
29 ottobre e domenica 30
:
Castagnata a Pian degli Ontani
La
Riserva Naturale Biogenetica di Pian degli Ontani è stata istituita nel 1977,
si estende per circa 500 ettari nelle vicinanze di Pian di Novello,
sulla destra del torrente Sestaione, ad un’altitudine compresa tra 1100 e
1800 metri.
Questa, la
zona scelta quest’anno per la
tradizionale castagnata dell’Associazione.
Essendo
prevista la partenza da Livorno il sabato e la cena con il pernottamento, per
la stessa notte del 29 e dovendosi prenotare l’alloggio (costo indicativo,
cena compresa di €.40.00), chi fosse interessato deve assolutamente
contattare Mario e Fiorigia (0586 801235) entro il giorno 20 ottobre.
Domenica
27 novembre: traversata da Farnocchia al rifugio
Forte dei Marmi, per la foce di San Rocchino.
verso la foce di San Rocchino
Dal
paese di Farnocchia (m.646), il
cui abitato risale a prima dell'anno 1000 ed è molto
apprezzato per l'aria fresca e pulita derivante dalle ampie vallate di
castagneti che lo circondano, ci incamminiamo verso la sella di San Rocchino
(m. 801), da cui degradano verso Casoli pendii coltivati, punteggiati di
abitazioni.
Stupendi
I panorami (con un sol colpo d'occhio, possono essere ammirati i monti più
belli delle Apuane - Matanna, Procinto, Forato, Pania Secca, Pania della
Croce, Corchia -).
Da
San Rocchino poi, risaliremo verso il rifugio Forte dei Marmi, per castagneti
e dolci saliscendi, dove faremo sosta, per ritornare in seguito lungo la
stessa via dell’andata. Info: 0586 404786 Giovanna
Massidda.
Domenica 4 dicembre:
vie di acqua, itinerario tra memoria e progetto
Sul finire del Seicento il vallombrosano
Colombino Bassi fonda a Valle Benedetta il monastero di S.Giovanni Gualberto ,
avviando un processo di messa a coltura della zona ed a quest' epoca si
possono far risalire i mulini a vento che dominano il paesaggio, visibili alla
Valle Benedetta. Ad epoche più antiche risalgono invece i mulini ad acqua ,
un tempo presenti in notevole numero lungo i torrenti di Ardenza, Chioma,
Sanguigna, Tora, Morra ed Unione, nella zona del Gabbro. La nostra idea è di adottare
un progetto o con valenze naturalistiche e storiche in un sistema ambientale
naturale o con valenze urbanistiche nell’ecosistema
urbano, diretto a promuoverne lo sviluppo e la realizzazione.
Con questa iniziativa, intendiamo
dunque effettuare una prima ricognizione per giungere a tale
realizzazione.
La
gita prevede: in mattinata l’esplorazione del complesso molitorio
dell’alta valle del Botro Sanguigna al Gabbro e dell’ecosistema della zona
(ultima testimonianza fisica in apprezzabile stato di conservazione,
nell’area dei Monti Livornesi). Sarà presentato anche il sistema idraulico
collegato ai Mulini, che forniva l’energia necessaria al loro funzionamento.
Il dott. Roberto Branchetti, del gruppo
archeologico del museo di Storia Naturale, illustrerà la storia di tali
opifici ed il loro sistema di funzionamento.
Nel pomeriggio invece ci sposteremo sul
monte Carvoli, nel cuore del parco delle colline livornesi, per esplorare la
necropoli etrusca del II-III sec. A.C. assistiti sempre dal dott. R.
Branchetti che ci illustrerà le caratteristiche tipiche dell’insediamento,
sconosciuto ai più.
Il pranzo è previsto al sacco a pian
dei Lupi. C’è però la possibilità, per chi lo desidera, di ordinare un
pranzo presso il pastore Neri di Rosignano: cibo naturale a prezzi contenuti.
Info: Salvatore Picardi 0586 861138 nota: se
intenzionati al pranzo c/o il pastore, telefonare almeno una settimana prima.
Ci troveremo alle
18 presso la scuolina della Valle Benedetta (riscaldata), già sede di altre
iniziative dell’associazione e tema della serata sarà l’informazione
alimentare, in particolare sull’olio di oliva.
Florenzo Gambaccini presenterà e
spiegherà le caratteristiche organolettiche del prodotto, permettendoci così
di essere più consapevoli nella valutazione della qualità e del sapore
dell’olio d’oliva; nell’occasione avremo poi anche la possibilità di
approfondire la conoscenza teorica con assaggi mirati.
Sarà questa l’occasione per gli
auguri di Natale e per scambiarci informazioni sulle attività di A.V., in
particolare per discutere su alcune proposte del Gruppo Acquisti Solidali e
per raccogliere disponibilità su alcuni temi intorno ai quali stiamo
lavorando, per dare continuità e profondità al nostro impegno solidale.
A seguire ci sarà poi la cena, a base
di cibi che ben si associano con l’assaggio dell’olio…… bruschetta,
fagioli, ceci, patate e … durante la serata ……. estrazione del cesto,
contenente olii di qualità.
Il costo della partecipazione (stimato tra €.5.00 e €.10.00), comprensivo del biglietto/estrazione, sarà valutato anche in base alle spese sostenute e verrà comunicato quando prenoterete la presenza a Salvatore Picardi 0586 861138, almeno una settimana prima dell’incontro e cioè entro il giorno 10 dicembre.
se
vi interessa approfondire l'argomento, eccovi tre siti interessanti da cui
iniziare la navigazione.
http://www.aziendabettini.com/ita.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Olio_d'oliva
Sabato 31 dicembre, Capodanno a Roma
Per un capodanno diverso, questa volta abbiamo scelto Roma: capodanno in piazza, due pernottamenti, un programma di trekking urbano tra gli innumerevoli possibili, per domenica e lunedì…… etc.etc. ………… questa l’idea.
Ovviamente
il problema è rappresentato dalla possibilità di trovare un alloggio perché,
soprattutto in queste occasioni, il flusso turistico è notevole ed ecco
quindi la necessità che, chi fosse interessato lo comunichi entro il 30
ottobre al 0586 406468 ( se trovate una segreteria, lasciate nome e
recapito telefonico, vi richiameremo). A fine mese avremo così una tipologia di partecipanti e
potrà essere cercata una adeguata sistemazione, in seguito poi, definiremo i
dettagli. Nota: solo per associati
al fine di razionalizzare la partecipazione alle iniziative,
siete pregati di informarvi sempre sullo svolgimento delle medesime (possono
intercorrere contrattempi o maltempo, che le rendono non fattibili), il
giovedi/venerdi e il sabato, antecedenti il giorno stabilito, contattando i
numeri telefonici specificati in agenda, lasciando anche nome, numero
partecipanti ed eventuale recapito telefonico per essere comunque avvertiti,
anche all’ultimo momento. Si ricorda inoltre che, oltre al tesseramento in
regola, verrà richiesto un contributo di un euro a tutti i partecipanti
(accantonamento per spese di gestione extra notiziario) e di 3 euro ai non
soci, bimbi esclusi, (per favorire la frequentazione dell’Associazione) ma,
rigorosamente per una volta sola. In ultimo si ricorda anche che, non
essendoci un fine di lucro e come si conviene in una gita tra amici, né
l’Associazione né gli accompagnatori saranno mai da considerarsi
responsabili per eventuali (del resto, praticamente impossibili) incidenti in
occasione delle iniziative e che la tacita accettazione di questa clausola è
condizione indispensabile, per poter partecipare.
AGIREVERDE Associazione per l'Ambiente,
via Anna Frank 17 57124 Livorno
web : www.agireverde.it
mail: agireverde@tin.it
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Per riassociarsi o associarsi (la quota è annuale), versare 10 euro o 15 familiare, sul c.c.p. n 28804508 intestato ad Agire Verde / via A. Frank 17 / 57100 Livorno o al referente delle iniziative, quando vengono svolte.
Info: 0586 424761/ 801235/ 406468/ 861138/ 404786