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     AGIREVERDETREK

 

Tutte le iniziative sono riservate agli associati (Euro 10 annui , esclusa associazione  U.I.S.P., facoltativa )  che comunque avranno la precedenza nelle prenotazioni per iniziative particolari. 

c/c postale n° 28804508 intestato a: Agire Verde, via A. Frank 17, 57100 Livorno).

 

escursioni 2002

 

 26 gennaio:

 LAGO NERO e LAGO PIATTO (Appennino Tosco-Emiliano)

Dalle cabinovie del Sestaione (1300 m) si prende il sentiero che costeggia il torrente Sestaione e attraversando magnifici boschi di faggi e abeti si giunge all'ampia conca glaciale dove si trova il suggestivo Lago Nero (1730 m). Per chi vuole continuare è possibile giungere fino al Lago Piatto (1823 m). Durata 4 ore. Dislivello 500 o 600 m. Media difficoltà.

 9 febbraio

  Pieve di Brancoli, escursione fotografica.

A circa 15 km.da Lucca, dopo una lunga passeggiata con vista sulla valle del Serchio, avendo prima risalito la valletta del torrente Vinchiana, con intenti fotografici, visiteremo il paese di Pieve di Brancoli.

L’itinerario, particolarmente interessante dal punto di vista paesaggistico, è stato scelto soprattutto per la molteplice varietà di possibilità fotografiche, ambientali ed artistiche, un esempio per tutti: la chiesa romanica (sec.XI/XII) di San Giorgio, con campanile merlato, a monofore e bifore ed un interno a tre navate, divise da colonne e pilastri.

 23 Febbraio

Colline Pisane, da San Giuliano a Santa Maria  e dintorni, escursionismo ambientale.

Una passeggiata, girellando tra le fioriture di primavera, lungo un percorso che offre la possibilita' di ammirare le splendide orchidee che hanno costituito uno dei presupposti naturalistici per l'istituzione dell'Area protetta del Monte Castellare. Si alterneranno boschi e campi coltivati ed ampi e profondi panorami, soprattutto nel versante marino pisano. Facile.

  9 marzo

Attraversando i borghi delle Cinque terre, da Manarola a Monterosso.

Escursione attraverso un Parco naturale di rara bellezza, seguendo un antico itinerario sorto all’epoca della Repubblica di Genova.
Prima lungo la linea di costa, con tratti estremamente panoramici, quando la vista spazierà su incantevoli paesaggi marini, quindi attraverso leccete, oliveti e vigne che si alterneranno alla tipica macchia mediterranea. Auto proprie fino a La Spezia, in treno a Manarola, passeggiata di circa 4 ore, con sosta pranzo a Vernazza.

 23 marzo

 Parco dell’Orecchiella, escursione ambientale.

Il Parco si estende su 52 chilometri quadrati di territorio ed occupa l’area appenninica alla sinistra orografica del fiume Serchio, ad una quota compresa tra i 1.000 ed i 2.054 metri s.l.m. del monte Prado, la vetta più elevata della Toscana. Nato spontaneamente per convinzione e partecipazione della popolazione locale, il territorio del Parco è rivestito in buona parte da boschi rigogliosi di faggio, frammisti ad altre latifoglie e conifere, interrotti da radure, praterie e luoghi umidi dove sgorgano abbondanti sorgenti.

L’ escursione odierna si svilupperà attraverso la riserva biogenetica di Lamarossa, un esempio significativo di recupero ambientale dove la ricchezza di sorgenti e di pascoli ha creato un ambiente umido eccezionale, sia dal punto di vista delle caratteristiche botaniche, sia per l’acclimatamento e la riproduzione di cervi e caprioli, frequentemente avvistabili in queste zone, rigorosamente protette.

14 aprile

OASI DI MASSACIUCCOLI con VISITA GUIDATA in BARCHINO , ALL’INTERNO DEI CANNETI.
Andremo alla ricerca dell’avifauna dell’Oasi, con osservazioni ornitologiche, da sopra dei barchini, completamente   immersi nell’ambiente circostante e successivamente, passeggiata lungo i camminamenti attorno al lago.

Il Lago di Massaciuccoli è tra le più rinomate località ornitologiche italiane fin dal 1800. Nel corso di oltre 120 anni di osservazioni, studi e ricerche compiute dai più famosi ornitologi e naturalisti italiani sono state osservate circa 300 differenti specie di uccelli, e non solo quelle legate agli ambienti umidi. L'ambiente della Riserva ricalca quello dell'intero lago e nei suoi 47 ettari sono presenti un po' tutti i microambienti del lago stesso. A causa della sua particolare posizione, eccezionale per il transito e la sosta degli uccelli migratori, il lago e la Riserva ospitano moltissime specie in tutte le stagioni. In inverno gli Svassi maggiori e i Cormorani si immergono a pesca di Tinche e Muggini, mentre nella palude si possono facilmente incontrare Aironi cenerini, Garzette, Aironi bianchi maggiori e Guardabuoi, e il mimetico Beccaccino si invola al nostro passaggio dopo aver ammirato l'inconfondibile sagoma del Falco di palude sopra i canneti. Quando i Gabbiani comuni in febbraio iniziano a vestire la livrea nuziale coprendo il capo col cappuccio marrone, arrivano i primi migratori, le Pittime reali e le Marzaiole. Ma è in marzo e aprile che il Lago riserva gli spettacoli più allettanti: numerose Anatre in viaggio verso Nord si uniscono a una moltitudine di Trampolieri come Totani, Pettegole, Piro Piro, Combattenti mentre nel folto del canneto risuona il canto del Tarabuso, un raro Airone di cui il Lago vanta la popolazione più importante d'Italia. Poi ancora Avocette, Mignattai, Volpoche e i Mignattini comuni, Piombati e Alibianche che a centinaia sorvolano le acque. La primavera è anche il periodo migliore per ammirare gli spettacolari tuffi del Falco pescatore e le piccole colonie del più elegante trampoliere, il Cavaliere d'Italia. In settembre e ottobre il ciclo termina con la grande migrazione autunnale.

25 aprile 

escursione stage/ Cucinare con le erbe selvatiche.

Sotto la guida di Ivana Platolino, esperta di cucina vegetariana, nel cuore del Parco delle Colline Livornesi (Valle Benedetta – Villa Cristina – Sambuca), impareremo a conoscere e raccogliere le erbe commestibili e curative del nostro territorio. Strada facendo racconteremo dei primi erboristi, storie e leggende legate a piante e fiori. Faremo osservazioni e verranno comunicate ricette con piante fresche e secche, oltre che di piccoli preparati ad uso domestico. Alla Sambuca è prevista una sosta dove potremo gustare specialità con erbe selvatiche, sapientemente preparate da Ivana e dove sarà fornito un ricettario. Portare bloc – notes.

1° maggio 

 

  Montagna Pistoiese Trekking: Doganaccia Lago Scaffaiolo

 

Alla scoperta di angoli di montagna, affascinanti nel loro aspetto invernale ma altrettanto significativi in questo inizio d’autunno, quando la neve è ancora lontana dal ricoprirli. Dalla Doganaccia, passando per il passo della Croce Arcana, ad arrivare al Rifugio Duca degli Abruzzi, proprio in riva al lago.

12 maggio:

Cardoso e monte la Croce

Gita in Garfagnana,da Cardoso attraverso un sentiero di circa un’ ora di cammino fino al Monte La Croce da dove si ammira lo spendido panorama della Valle del Serchio e quindi a due passi, visita alla grotta La Tanna dove scorre incontaminata acqua sorgiva.

Difficoltà media,percorso per tutti


26 maggio:

le api ed il miele, illustrate in una visita guidata all’Apicoltura LA MIELERIA di Titignano (Pi)

Approccio essenzialmente pratico di quanto sarà stato spiegato il venerdi precedente, in un’azienda agricola, orientata in modo specifico alla produzione del miele e dei suoi derivati.

Verremo guidati da persone estremamente esperte all’osservazione ed alla comprensione delle api in piena attività nell’arnia e saremo presenti all’ estrazione del miele dai favi.

9 giugno:

sui panoramici crinali dell’alta Versilia,da Farnocchia al monte Gabberi

Farnocchia (m.646) - m.Gabberi (m.1108) - Farnocchia

Itinerario ad anello molto panoramico e non troppo impegnativo.

Il paese di Farnocchia, arroccato sulle pendici del M. Gabberi è uno dei più caratteristici dell’Alta Versilia ed il percorso si svilupperà a partire dal paese, dopo l’attraversamento di vaste zone boschive (soprattutto faggete), sulle facili e panoramiche creste, anche se in alcuni tratti rocciose e un poco esposte, del m.Lieto e del m.Gabberi.

Bellissima la vista sulla costa tirrenica e gran parte delle Apuane, che ci accompagnerà per gran parte del percorso. Per tutti e senza oggettive difficoltà.

23 giugno:

Girellando per le colline intorno a Lari, escursione – stage  per  conoscere le piante officinali e selvatiche, pranzando davanti ad un falò.

Escursione guidata sulle colline di Lari (PI), alla ricerca di erbe medicinali e commestibili. Le colline del Pisano, ricche di rocce di natura calcarea, sono in posizione ideale per la crescita di molte piante officinali ed aromatiche che qui si sviluppano abbondamente allo stato selvatico. Sono presenti, tra le altre erbe, la profumata ruta dalle molteplici proprietà aromatiche e medicinali, il mirto di cui si utilizzano bacche e foglie, l' issopo di cui è fatta menzione anche nella bibbia quale erba per usi sacri, la santoreggia erba aromatica poco conosciuta ma dall' incomparabile aroma, l' euforbia con il suo lattice acre ed irritante, la lavanda stoecas che ha qui un suo habitat di crescita ottimale e tante altre erbe di cui scopriremo insieme le virtù. Sarà inoltre presente un erborista che aiuterà nel riconoscimento delle stesse e ne illustrerà gli usi e le proprietà.

Particolarmente interessante il pranzo:  in un oliveto, allestiremo un falò, cucinando poi alla   brace, utilizzando le erbe raccolte in mattinata, per insaporire i cibi.

Nel pomeriggio  andremo poi nella macchia a cercare tane di tassi, abbeveratoi di cinghiali, peri e noccioli selvatici, continuando l’esplorazione dei boschi attorno, a trovare anche   le conchiglie fossili di cui l’intera zona è particolarmente ricca.  

domenica 25 agosto

  L’Orrido di Botri, il Canyon toscano

L’Orrido di Botri è un’aspra ed imponente gola calcarea, con ripide pareti scavate in profondità dalle fredde acque del torrente Pelago, il Canyon si inserisce in un paesaggio appenninico caratterizzato da ambienti rupresti ed estese faggete, dominato dalle cime del monte Rondinaio e delle Tre Potenze che sfiorano i 2000 metri d’altezza. L’Orrido di Botri è un’angolo autentico di wilderness, dove la presenza dell’uomo da tempi immemorabili non ha intaccato la bellezza dei luoghi e dove è possibile, ancora oggi, incontrare una flora estremamente ricca e interessante. Nelle zone rocciose più soleggiate della gola troviamo tra le specie erbacee le sassifraghe, i semprevivi, le rare aqilegie e la primula agricola, mentre all’interno del canyon, nei tratti umidi ed ombrosi, predominano i muschi, le epatiche e vari tipi di felci. Per le specie arboree si segnala il faggio, il carpino, il leccio, quest’ultimo diffuso in alcune stazioni rupestri ben soleggiate, aceri, salici, il tiglio selvatico,il maggiociondolo ed il raro tasso, pianta sempre verde dalle foglie velenose. Riguardo alla fauna, tra i mammiferi sono presenti il capriolo, il daino,la lepre,lo scoiattolo, la marmotta, diffusa sul monte Rondinaio, la volpe, la puzzola e la martora; un piccolo gruppo di capre inselvatichite, di circa 20 esemplari, costituisce una curiosità locale. L’avifauna è rappresentata da diverse specie di rapaci come l’aquila reale, splendido simbolo dell’Orido, l’astore, lo sparviere, la poiana, il falco pecchiaiolo, il gheppio e forse anche il misterioso gufo reale; tra i passeriformi si elencano il curioso merlo acquaiolo, la ballerina gialla, il codirosso spazzacamino, il culbianco, lo zigolo cucciato, la rondine montana ed il coloratissimo picchio muraiolo; interessante è anche la presenza di un piccolo nucleo di pernice rossa. Per preservare l’unicità e le bellezze naturali dell’Orrido di Botri è stata istituita, fin dal 1971, una Riserva naturale, che tutela una superficie di 286 ettari e la cui gestione è affidata al Corpo Forestale dello Stato, tramite l’ufficio foreste demaniali di Lucca. Inoltre, l’area protetta si trova al centro di un’oasi di protezione della fauna, istituita nel 1993 dalla provincia di Lucca ed estesa su una superficie di circa 2000 ettari, dove la caccia è completamente vietata. Descrizione itinerario: Tempo di percorrenza complessivo: ore 4, tra andata e ritorno . All’inizio si cammina speditamente, anche su comodi sentieri, volendo senza bagnarsi i piedi ma ben presto ci si inoltra nel pieno del canyon tra pareti a strapiombo ed entrare nell’acqua è inevitabile, il contatto con il freddissimo liquido lascia senza respiro, ma una volta ambientati è un divertimento unico, si cammina ammirando il prodigio che l’acqua con il suo scorrere ha potuto creare e si rimane a bocca aperta. Intanto si sale ancora e si trovano alcuni tratti attrezzati con delle corde dove l’acqua sarebbe stata troppo alta, e creando quel po’ di avventura in più nell’attraversare alcune pareti a picco sull’acqua su piccole sporgenze.

Una passeggiata, girellando tra le fioriture di primavera, lungo un percorso che offre la possibilita' di ammirare le splendide orchidee che hanno costituito uno dei presupposti naturalistici per l'istituzione dell'Area protetta del Monte Castellare. Si alterneranno boschi e campi coltivati ed ampi e profondi panorami, soprattutto nel versante marino pisano. Facile.

domenica 8 settembre
 

Percorso storico naturalistico in Val Fegana, da Ponte Gaio a Montefegatesi.

Arrivati a Ponte Gaio, da dove in estate  è possibile iniziare a risalire il canyon dell’Orrido di Botri, iniziamo un percorso interamente immerso nei boschi, folti castagneti di cui tutta la zona è interamente ricoperta, dai quali usciamo per incontrare ora prati macchiati dai cespugli ora i torrenti del fondovalle.

Inizialmente seguiamo una strada sterrata, seguendo il corso del torrente Pelago, poi un sentiero e quindi tracce di sentiero che si inerpicano dolcemente a monte,  per arrivare ad un intaglio nella roccia da cui si domina, con una veduta impressionante, l’intera Val Fegana, ammirando le cime del m.Rondinaio e dell’Alpe delle Tre Potenze, che quasi si toccano.

Usciti dai boschi, arriviamo poi, dopo un paio d’ore di cammino, a  Montefegatesi, paese arroccato su un colle roccioso, dove Dante soggiornò, esule in fuga, prendendo spunto per descrivere l’ingresso nel suo inferno, ispirandosi proprio per questo al vicino Orrido di Botri.  Da visitare in paese, il loggiato situato sotto la chiesa parrocchiale cinquecentesca, nel quale è ospitata una raccolta di oggetti archeologici rinvenuti nella zona.
Dopo la visita al paese, dal cui belvedere lo sguardo può spaziare sull’intera Val Fegana sottostante e sulle montagne appenniniche di fronte, scendiamo verso l’Orrido di Botri, lungo uno stradello prima asfaltato  e poi sterrato,  sempre più stretto e sempre attorniato dai castagni, quasi come ancora avessimo il bosco tutto intorno.

Percorso facile, circa  tre ore di cammino, esclusa la sosta in paese.

Domenica 29 settembre:

PARCO NATURALE DEL BRACCO MESCO                 

Sentiero verdeazzurro, da Deiva Marina a Framura. L’itinerario deve il suo nome al contrasto tra il verde dei boschi della Riviera di Levante e l’azzurro del mare, snodandosi tra Sestri Levante e Bonassola, Ne verrà percorsa una parte (per complessive cinque ore), prima salendo in un bosco misto di lecci, castagni e pini marittimi, dove la macchia mediteranea (erica arborea, ginestrone, cisto e felce aquilina) è particolarmente fitta, poi scendendo verso Framura, ad ammirare i panorami marini che spaziano dal promontorio di Portofino, fino alle lontane Alpi Marittime. trekking di media difficoltà.

Domenica 13 ottobre:

serata erboristica 

                 Stage DIMOSTRATIVO DI FITOCOSMESI

Consulenza e presentazione, relatori: Pifferi dott.Marcello e sig.Silvia Sundher

Programma:

1°) Cenni introduttivi alla cosmesi naturale. La fitocosmesi (o cosmesi con le piante)

 2°) Le materie prime nella cosmetica naturale: olii, emulsionanti, sostanze attive di origine vegetale (olii, mucillagini, essenze, estratti,  etc.), i conservanti.

3°) Preparazione estemporanea di alcuni prodotti fitocosmetici: Maschera, peeling, latte, tonico, crema

4°)Dimostrazione pratica dei prodotti: una estetista compirà un trattamento completo del viso con i prodotti ottenuti.

Nota: Saranno applicate le più moderne tecniche della cosmesi ed un particolare tipo di massaggio viso, con possibilità di sottoporsi a trattamenti  personali.

  2) “Apicoltura” l'arte di allevare le api in maniera razionale con lo scopo di ricavarne un reddito, un esempio di sviluppo sostenibile.                           

Sono in programmazione corsi di apicoltura,

 

28 ottobre:

  Castagnata a Sassofortino

Tra Gavorrano e Roccastrada dove, attraversando una campagna maremmana in versione autunnale prima e salendo fino alle zone dei castagneti poi, ci dedicheremo alla raccolta delle castagne, incontrando sul nostro cammino antichi ruderi medioevali, immersi nella vegetazione.

Domenica 27 ottobre:

 

PARCO ARCHEOMINERARIO SI SAN SILVESTRO                 

Dal periodo etrusco fino ad un recente passato, l’uomo ha perforato le rocce del Campigliese per l’estrazione dei minerali pregiati, l’inizio di un ciclo produttivo che si concludeva con la trasformazione del minerale in metallo. Il Parco di San Silvestro è nato proprio per proteggere e far conoscere uno straordinario archivio archeologico all’aperto: un suggestivo itinerario sotterraneo all’interno di una galleria mineraria ed un villaggio medioevale di minatori, perfettamente conservato.Prenotazione necessaria fino ad esaurimento disponibilità ( nel mese di Marzo, entro il giorno 12 ).

 

Giorni 1, 2 e 3 novembre: Il trionfo dei Gonzaga

Visita alla mostra allestita a Palazzo Te e Palazzo Ducale a Mantova, alla scoperta di una straordinaria raccolta di affreschi e oggetti per rievocare il fasto della Corte di Mantova e il fascino dei mecenati.

Domenica 17 Novembre:

GROTTA ALL’ONDA

A 700 metri slm. sopra Camaiore, dopo aver ammirato panorami marini di grande bellezza, andremo alla ricerca di una grotta preistorica anticamente abitata da popolazioni neolitiche ed ancora oggi oggetto di scavi e ricerche. All’esterno della grotta, ampie pareti rocciose dalle quali sgorgano piccole cascatelle d’acqua, ci regaleranno in più uno spettacolo estremamente suggestivo

 

Domenica 24 Novembre:

  Le ville di Lucca e la Garfagnana

Quando si parla di Lucca, si parla anche delle bellissime ville di Lucca costruite dalle famiglie benestanti sulle colline attorno alla città. La più importante è sicuramente Villa Mansi, a nord-est di Lucca. Vicino c’è "Villa Reale" di Elisa Baciocchi . Villa Torrigiani, vicino Camigliano, costruita nel XVII secolo dalla famiglia Buonvisi.Visita guidata.

Domenica 8 dicembre:       

  escursione stage/ Conoscere le piante officinali e selvatiche.

                                  COLLINE DI ASCIANO (PI)

Le colline di Asciano, ricche di rocce di natura calcarea sono in posizione ideale per la crescita di molte piante officinali ed aromatiche che qui si sviluppano abbondamente allo stato selvatico. Sono presenti, tra le altre erbe, la profumata ruta dalle molteplici proprietà aromatiche e medicinali, il mirto di cui si utilizzano bacche e foglie, l' issopo di cui è fatta menzione anche nella bibbia, quale erba per usi sacri, la santoreggia erba aromatica poco conosciuta ma dall' incomparabile aroma, l' euforbia con il suo lattice acre ed irritante, la lavanda stoecas che ha qui un suo habitat di crescita ottimale e tante altre erbe di cui scopriremo insieme le virtù. Sarà presente un erborista esperto che aiuterà nel riconoscimento delle diverse tipologie di piante, illustrandone usi e proprietà.

Venerdi 20 dicembre: Cena degli Auguri, autogestita

Una ormai piacevole tradizione per tutti gli aderenti ad Agireverde, ci ritroviamo  per una cena dove ciascuno porta il suo contributo. Ti aspettiamo!

29 30 31 dicembre: Fine d’anno a PITIGLIANO.

Pitigliano, uno dei centri più caratteristici ed interessanti dell'alta Maremma toscana, immersi in paesaggio di tufo, tipico di questa zona, che alterna macchie di querce e cerri ad oliveti, vigneti e pascoli.

L’ area è di grande pregio naturalistico, paesaggistico e storico e noi soggiorneremo in un agriturismo  che cerca  di integrare le caratteristiche proprie della tradizione rurale toscana di coltivazione, allevamento ed ospitalità  con una   modernità  consapevole dell’importanza dei ritmi della natura, nei suoi molteplici aspetti.

Vicino, potremo poi andare a vedere Saturnia e le sue cascate d'acqua sulfurea, Bolsena ed il suo lago, come anche  Orvieto, Viterbo, Tarquinia, Vulci, oltre all’ l'Argentario od anche il Parco naturale della Maremma.

L'origine di Pitigliano si perde negli albori della civiltà italica con reperti risalenti fino dal neolitico, passando poi per l'età etrusca e romana,  arrivando infine agli Aldobrandeschi ed agli Orsini. Nel paese, da visitarsi in circa 2 ore, passeggiando con comodo, lungo le sua strade ben lastricate, sono da vedere il Palazzo Orsini, la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, le colonne dell'acquedotto ed i resti del ghetto ebreo, nei dintorni poi ci sono alcune necropoli etrusche di notevole importanza, come quella di Poggio Buco le Sparne e quella del Gradone, che sono visitabili utilizzando guide locali.

Tutte le iniziative sono riservate agli associati (Euro 10 annui , esclusa associazione   U.I.S.P., facoltativa )  che comunque avranno la precedenza nelle prenotazioni per iniziative particolari. 

c/c postale n° 28804508 intestato a: Agire Verde, via A. Frank 17, 57100 Livorno).


 via Anna Frank 17 - 57124 - Livorno - Internet : agireverde@tin.it
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