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a cura sezione Agireverde ambiente 

Agireverde non si pone unicamente come associazione per il tempo libero: un associato ritiene che l’associazione debba intervenire su una determinata questione? Se ne parla e, se entro le finalità statutarie, ci si attiva. Ecco il perché di questa iniziativa, portata avanti dal “gruppo ambiente”, che si aggiunge alle altre due già in corso, il gruppo acquisti solidali e la richiesta di referendum cittadino sul terminale gas off shore al largo delle coste di Livorno.

In tutti i casi, oltre al fare informazione, prendiamo occasione per ribadire che chi volesse far parte di questi gruppi, potrà aderire tramite una e mail a agireverde@tin.it , ricevendo tutte le informazioni necessarie

Proposta di Legge Regionale d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell'acqua

L'acqua è una risorsa vitale per le persone ed indispensabile per l'ecosistema ed è al centro di un enorme processo di privatizzazione che la sta portando nelle mani di tre - quattro multinazionali. Questo processo ha portato e sta portando l'aumento degli sprechi, la negazione dell'accesso all'acqua per le fasce più povere, l'aumento delle tariffe, la riduzione degli investimenti in manutenzione e controlli di qualità e, infine, l'aumento dello sfruttamento e della precarietà dei lavoratori.

Per questo molti comitati locali già lavorano attivamente sul tema dell'acqua e anche Agireverde è con loro, attraverso l’ avvio di una campagna sull'acqua articolata su una  Proposta di Legge Regionale d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell'acqua (Toscana con possibile estensione in altre regioni).

sez. AMBIENTE,  Agireverde Livorno

Ps: al fine di avere una maggiore informazione sulla questione, vi rimandiamo al 

RESOCONTO DELLE ATTIVITÀ PER LA CONFERENZA DEI COMITATI LOCALI
Gruppo di Lavoro Attacqua

pubblicato su www.attac.it il 9 luglio 2004

                                          estratto resoconto:

Nell'anno trascorso abbiamo visto crescere la consapevolezza sulla centralità del problema dell'acqua.

L'acqua è una risorsa vitale per le persone ed indispensabile per l'ecosistema.Una risorsa il cui accesso avviene in forma fortemente ineguale: 1 miliardo e 680 milioni di persone sono prive dell'accesso all'acqua ed una persona su due non gode di un sistema di trattamento delle acque reflue. L'agricoltura industriale dell'agribusinness, dei prodotti non autoctoni orientati ai mercati mondiali, dei pesticidi, degli OGM e l'industria delle produzioni che prelevano forti quantità d'acqua ed inquinano le falde controllate dalle multinazionali sono le maggiori consumatrici di acqua al mondo (rispettivamente il 70% agricoltura ed il 20% industria).

L'acqua è al centro di un enorme processo di privatizzazione che la sta portando nelle mani di tre - quattro multinazionali. Questo processo ha portato e sta portando l'aumento degli sprechi, la negazione dell'accesso all'acqua per le fasce più povere, l'aumento delle tariffe, la riduzione degli investimenti in manutenzione e controlli di qualità e, infine, l'aumento dello sfruttamento e della precarietà dei lavoratori. Per questo molti comitati locali già lavorano attivamente sul tema dell'acqua.

Attacqua, ha iniziato a lavorare nell'estate del 2002 come un gruppo di lavoro e coordinamento nazionale dei comitati di Attac sul tema acqua. Uno spazio di confronto, di elaborazione, discussione e di iniziativa:
-  contro la privatizzazione dell'acqua;
-  per una sua gestione democratica e partecipativa;
-  per un nuovo modello di gestione di questo bene comune, di questa risorsa vitale che consideri l'acqua come diritto inviolabile delle persone e come elemento indispensabile per i cicli ecologici. Per la ricerca e proposta di un modello alternativo di agricoltura, di industria di insediamento urbano che sostituisca agli imperativi del profitto e alle ingiustizie e sprechi che essi generano il principio di bene comune.

Abbiamo costruito momenti di autoformazione, per dare gli strumenti ai comitati che si muovono sulla questione dell'acqua. Abbiamo contribuito a costruire importanti scadenze del movimento sull'acqua. Siamo tra promotori, con altre associazioni del nord e del sud del mondo di una coalizione mondiale sull'acqua che ha cominciato a prendere forma al Forum Sociale Europeo di Saint Denis.

Abbiamo sperimentato e vorremmo continuare a migliorare insieme, sempre più numerosi, processi di autorganizzazione, inclusività, orizzontalità, partecipazione nello spirito fondante di Attac Italia.

Nell'anno trascorso dalla precedente assemblea dei comitati locali la nostra azione si è focalizzata nella difesa degli spazi per una gestione pubblica dell'acqua sia a livello nazionale che a livello europeo. Nello scorso anno abbiamo operato con altre associazioni della coalizione internazionale per evitare che nel programma triennale comunitario venisse inserita la privatizzazione dell'acqua. Tale proposta , supportata dalla commissione, aveva trovato opposizione nel Parlamento europeo. Vi sono stati tentativi di emendare il testo della relazione del parlamento in senso liberista . Tentativi che, anche grazie alle nostre iniziative ( in particolare una campagna di e-mail verso i parlamentari europei italiani ) sono stati sventati.

In Italia ci siamo mossi per evitare che venissero eliminate le norme che aprivano degli spazi alla possibilità di mantenere una gestione pubblica dell'acqua consentendo l'affidamento diretto "in House" della gestione dell'acqua a SPA totalmente pubbliche che operino esclusivamente nel territorio degli enti che le controllano, previo accordo con l'Unione Europea. Tentativo portato avanti da uno schieramento che comprendeva anche parti dei DS e del centrosinistra. L'esito della discussione parlamentare ha fermato la privatizzazione generalizzata. Pur peggiorando il quadro con l'introduzione della gara per i lavori connessi alla gestione delle reti e l'equiparazione dell'offerta pubblica di azioni alla gara pubblica per le SPA quotate in borsa.

Quest'anno si pone la necessità di passare dalla fase difensiva alla fase offensiva. Il nostro obiettivo è la gestione pubblica e partecipativa per questo la costruzione di reti di soggetti sociali ed associativi per lottare contro le privatizzazioni e per delineare le alternative a queste. Fondamentale, quindi, continua ad essere l'azione nel movimento e del movimento perché emerga il carattere paradigmatico della privatizzazione dell'acqua.

In alcune realtà, il Trentino e Bergamo la Toscana, sono stati costituiti, anche grazie all'iniziativa dei comitati di Attac, tavoli territoriali sull'acqua. Continua l'iniziativa dei comitati locali di Attac sulle privatizzazioni.

A Livorno abbiamo costruito con cittadini, Social Forum locale,i lavoratori del Sin Cobas ed altri lavoratori della municipalizzata una mobilitazione contro la privatizzazione dell'ASA, mobilitazione che ha portato anche questi raggruppamenti ad avanzare alcune proposte di democrazia partecipativa nella gestione dell'azienda. Il tavolo toscano, grazie al nostro impulso, sta lavorando ad una proposta di legge di iniziativa popolare sulla gestione dell'acqua in contrapposizione con le norme regionali iperliberiste di quella regione.

Siamo presenti nel comitato che si oppone a nuove consistenti concessioni per prelievi di acqua per lo stabilimento S. Benedetto a Padernello di Treviso. Uno dei nostri compiti più urgenti sarà quello di preparare e diffondere materiale di supporto ai comitati per lanciare o proseguire campagne contro la privatizzazione dell'acqua: schede informative, pubblicazioni, un sito fruibile ed aggiornato dove si possa trovare tutto il materiale necessario per conoscere il problema e per agire.

Rilanciare l'azione per modificare le leggi regionali che regolano la gestione e la pianificazione dell'acqua e supportare l'azione dei comitati sul territorio contro le privatizzazioni e per alternative pubbliche e partecipative sono i nostri obiettivi qualificanti in questa fase.

Un altro aspetto fondamentale della nostra azione a livello internazionale consiste nello stringere relazioni con tutti i soggetti che lottano contro la privatizzazione superando la separazione tra i gruppi della coalizione mondiale sull'acqua e i movimenti sociali europei. A tale scopo proporremo che al FSE di Londra vi sia un incontro sulla privatizzazione dell'acqua, che questo tema venga assunto tra le priorità del movimento e che la coalizione mondiale dell'acqua riconosca nel movimento il suo ambito di esistenza.

Nel Comitato Italiano per il contratto mondiale dell'acqua siamo di fronte ad una nuova fase. Il disimpegno di una serie di associazioni molto tiepide sulla necessità di opporsi alla privatizzazione dell'acqua ha portato ad una necessità di ristrutturazione del comitato stesso. Il comitato ha ora assunto nettamente il tema della lotta alle privatizzazioni e della ripubblicizzazione , si sono aperti maggiori spazi di democrazia interna, si sta eseguendo una mappatura delle privatizzazioni, si stanno costruendo alcune campagne, tra le quali una sulle acque minerali. Resta aperta la sfida di consolidare organizzativamente il comitato e di fare si che le novità positive emerse si realizzino. A tale scopo Attac ha deciso di impegnarsi con una presenza nel consiglio d'amministrazione del comitato. Attac parteciperà assieme al Comitato Italiano per il contratto mondiale dell'acqua, il 23-24 Luglio a Mostar, al convegno internazionale in occasione dell'inaugurazione del ponte sul fiume Naretva, l'evento darà l'avvio ad un lavoro collettivo sull'acqua nei Balcani.

Le proposte delineate non prefigurano ancora una campagna organica. E' necessario proseguire i momenti di discussione e riflessione su come muoverci . Un importante momento può essere questa assemblea. Stiamo pensando per l'autunno ad un seminario dove si approfondiscano gli spazi normativi per una gestione pubblica e partecipata dell'acqua e dove si confrontino le realtà locali mobilitate su questo tema per capire come si può camminare per costruire l'alternativa.

Attacqua, come detto, nasce come coordinamento dei comitati locali che si occupano di acqua per questo chiediamo a tutti comitati locali di segnalare le persone che si occupano o sono interessate al tema acqua, per aumentare le sinergie e attuare il coordinamento. In ogni caso crediamo importante che almeno una persona per comitato si iscriva alla mailing list per diffondere al massimo le informazioni e operare insieme.

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