a cura
sezione ambiente di AGIREVERDE
RUMORE?
NO, GRAZIE!
Ti capita che un rumore ti impedisca di riposare? Magari puoi procedere in modo risoluto, dopo aver constatato l'inutilità di portare avanti un atteggiamento civile e garbato .........ecco alcune idee in proposito.
Modalità esposti. Dal comune di Padova, segnalazioni e reclami: info.
Ancora dal Veneto: informazioni su cosa fare in caso di rumori molesti.
Come segnalare una fonte di molestia sonora, modulo da compilare.
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IL
RUMORE AMBIENTALE: GRANDE RISCHIO PER L'UDITO E PER LA QUALITÀ DELLA VITA
(Prof. Mario Mattia)
Definiamo inquinamento FISICO, CHIMICO e
BATTERIOLOGICO tutte quelle variazioni quantitative e/o qualitative
dell'ambiente esterno od interno (confinato) dovute direttamente od
indirettamente all'attività dell'uomo.
L'inquinamento acustico, inteso come fenomeno fisico
invasivo, interessa oggi l'intero globo: la quiete di un deserto africano o di
una banchisa polare viene oggi turbata da rumori provenienti da sorvoli aerei od
attività antropiche da lavoro o turismo.
Anche nel nostro paese l'inquinamento da rumore tocca
tutti i cinquantasette milioni di cittadini; questo non vuol dire che il rumore
sia considerato INTOLLERABILE e che provochi disturbo o fastidio.
Dobbiamo comunque ricordare che il rumore, senza alcun preavviso, può
interferire con un sano riposo ed, a lungo andare, provocare stress e
disfunzioni extrauditive gravi.
Suoni assordanti e non graditi (RUMORE)
invadono il nostro mondo e la nostra vita, sia nell'ambiente di lavoro che in
casa.
Di ben sette milioni di italiani con problemi o disturbi uditivi, due milioni
sono colpiti da Sordità in età lavorativa, talvolta proprio a causa del lavoro
rumoroso, con ripercussioni che possono assumere carattere di particolare gravità
sulla capacità produttiva e sulla vita di relazione del soggetto, nonché sui
costi sociali.
I limiti di rumore imposti per la
sicurezza sul lavoro, benché fissati dalle norme comunitarie e recepite dalla
nostra giurisprudenza con il D. Lgs. 15 agosto 91 n.277, sono provvisori e non
tutelano in maniera certa le persone esposte e comunque non esistono mezzi di
controllo adeguati alla vastità del problema.
Le richieste di indennizzo per la Sordità
in ambito industriale che erano già al primo posto (53%) nel 1988 fra le
malattie da lavoro, sono balzate ancora più avanti (70%) nel 1993 (dati INAIL)
ed ancora oggi circa il 50% delle invalidità professionali sono dovute alla
sordità.
Suoni non graditi (rumore), anche con basso livello
di pressione (minore di 80 decibel) generalmente non hanno effetti diretti e
patologici sul nostro orecchio, ma se interferiscono con il riposo e la qualità
del sonno possono provocare gravi effetti EXTRAUDITIVI.
Un mancato sano riposo provoca STRESS, oltre ad effetti collaterali: dalla zona
limbica del nostro cervello partono controlli alterati che regolano funzioni
essenziali: dalla pressione sanguigna (ipertensione) al controllo delle
pulsazioni (cardiopatie), ecc. ecc.
Infatti l'inquinamento acustico
nell'ambiente di vita ha raggiunto in molte città livelli inaccettabili, fuori
dai limiti raccomandati dall'Organizzazione Mondiale di Sanità ed imposti dalla
normativa di legge vigente (Legge quadro n. 447/95), colpendo senza esclusione
l'apparato uditivo di bambini, adulti ed anziani e provocando inoltre
alterazioni importanti a carico di organi ed apparati diversi (apparato
cardiovascolare, sistema nervoso ed endocrino, sfera psicologica, emozionale e
sessuale, ecc.) e comunque incidendo negativamente sulla qualità della vita dei
cittadini, sulla qualità delle comunicazioni, sul ritmo sonno-veglia e sulla
esigenza di riposo, ecc..
L'inquinamento acustico è diventato intollerabile e
combattuto con norme di legge, in Italia non sempre adeguatamente applicate.
Oggi TUTTE le attività potenzialmente rumorose
(dalla discoteca all'artigiano sotto casa) devono far fare una perizia
fonometrica da un "tecnico
competente specialista in acustica" per verificare se vengono superati
i limiti stabiliti dalla legge, sia all'esterno che all'interno delle vicine
abitazioni; tale perizia deve essere presentata agli uffici comunali preposti al
controllo ambientale per il rilascio di un "Nulla Osta" di impatto
acustico.
Ogni cittadino può tutelare la propria salute
pretendendo l'applicazione delle leggi, chiedere che un'attività rumorosa,
dalla piccola e media impresa all'associazione culturale, abbia fatto la
verifica d'impatto acustico (in visione presso la sede rumorosa) ed abbia
ottenuto il NullaOsta.
In presenza di rumorosità eccessiva si consiglia
comunque di farsi assistere da un "tecnico competente" preparato e
scelto in base alla sua professionalità ed alle sue referenze e non in base al
costo (una seria valutazione peritale è un investimento che può far modificare
completamente una situazione di inquinamento acustico).
Gli esposti per inquinamento ambientale, corredati
dalla necessaria documentazione e perizia, possono essere
presentati o spediti all'ufficio comunale preposto (a Roma: Ufficio Prevenzione
Inquinamento Acustico, Dipartimento X), alla ASL o all'ARPA di zona, al NOE
(Nucleo Operativo Ecologico) dell'Arma dei Carabinieri.
Assistenza può essere chiesta all'AIRS ed alle
associazioni di tutela dei cittadini e dell'ambiente.
La
musica merita una trattazione particolare perché non può essere assimilata
al rumore di un ambiente di lavoro: la musica è cultura ed arte, è religione e
magia, è guerra o pace, è musicoterapia, è ritmo che provoca
"sensazioni" nell'essere umano ed agisce in profondità a livello
limbico e psicologico.
La musica può rilassare, spaventare od eccitare,
addormentare come una "ninna nanna" o svegliare, può stimolare la
danza od il ballo, può provocare effetti identici a quelli di uno psicofarmaco,
tanto da poter modificare un elettroencefalogramma (EEC).
La musica, per interagire con il comportamento umano,
deva avere un livello sonoro adeguato: ritmi sonori ad alto livello (95-110
decibel A), anche in sinergia con impulsi luminosi, stimolano il movimento ed il
ballo.
I livelli di pressione molto alti delle discoteche
possono essere pericolosi, ma se l'esposizione non è troppo lunga, sono
perfettamente sopportabili dalle persone normudenti senza danni; ma attenzione:
un allarme di esposizione eccessiva viene percepito come un abbassamento
temporaneo dell'udito o dalla presenza di fischi od "acufeni"
e senso di stordimento.
L'esposizione a rumori superiori a 90 decibel (A) per
otto ore al giorno e per molti anni provoca una perdita uditiva permanente;
l'esposizione alla musica (ritmo desiderato) di una discoteca non può essere
semplicemente associata al rumore dell'ambiente lavorativo perché i tempi di
esposizione sono molto brevi e l'atteggiamento dell'individuo al suono ritmato
è differente.
Non si può dire lo stesso per l'ascolto in cuffia
con i "walkman" ad alto volume: il livello di pressione sonora può
superare 110 decibel (A) ed i tempi di esposizione possono essere di ore al
giorno per cui una perdita uditiva (sordità permanente) è quasi garantita.
Il diritto di ascoltare la musica ad alto livello in
discoteca e ballare fino all'alba non toglie il diritto primario alla salute ed
al riposo dei vicini.
Tutte le attività rumorose non possono superare il
limite della normale tollerabilità di ogni cittadino che desidera quiete e
riposo, come stabilito dalle vigenti disposizioni di legge; tutte le sorgenti
rumorose devono essere acusticamente isolate in modo che suoni e vibrazioni non
si trasmettano nelle vicine abitazioni.
I giovani sono sempre più esposti a
livelli sonori traumatizzanti a causa delle sofisticate tecnologie di ascolto
musicale in HiFi ed in discoteca, dove possono essere superati 110 decibel (A)
per una o più ore, mentre il limite massimo di legge è di 95 decibel (A).
Lo stress acustico può sommarsi poi agli effetti della stanchezza fisica,
dell'assunzione di alcolici e contribuire sensibilmente al verificarsi di
incidenti talvolta molto gravi.
La nostra raccomandazione è di
alternare l'esposizione al suono di alto livello con pause di
"decompressione" dello stress uditivo. Prima di guidare fate sempre
una pausa necessaria a ridurre l'effetto "psico-stimolante" della
musica sul cervello: il recupero dei normali ritmi fisiologici può evitare i
tristemente famosi "incidenti del sabato sera".
Incrementare la ricerca scientifica sui
danni alla salute prodotti dal rumore, sulle tecnologie di protezione e
sull'individuazione di sostanze bio-farmacologiche in grado di ridurre la
vulnerabilità al rumore.
Educare ed informare adeguatamente i
giovani ed i cittadini sui rischi uditivi ed extrauditivi dell'esposizione al
rumore.
Contribuire all'emanazione di precise
norme di tutela, migliorare ed APPLICARE quelle esistenti, per i luoghi di
divertimento e per l'ambiente di vita cittadino e domestico.
Sensibilizzare le Amministrazioni ad
incrementare e migliorare i controlli in ambiente di lavoro ed i datori di
lavoro ad attenersi scrupolosamente alle norme vigenti.
Dobbiamo lavorare in ambienti ERGONOMICI, cioè
"a misura d'uomo", non solo per la postura o l'illuminazione, ma anche
per l'acustica ambientale che deve essere corretta per avere una buona
intelligibilità.
Il cittadino deve tutelare i propri diritti alla
salute contro il pericolo rumore avvalendosi di un tecnico specialista in
acustica: una perizia con adeguate misure fonometriche forniranno le
indispensabili informazioni necessarie per valutare se e come agire contro chi
inquina.
Anche i legali rappresentanti di tutte le attività
"potenzialmente" rumorose, nel loro stesso interesse, oltre al
rispetto delle normative di legge, dovrebbero far fare una perizia fonometrica
da un tecnico specialista in acustica: l'esperto può documentare se il rumore
rientra nei limiti della normale tollerabilità di legge.
Oggi la ricerca scientifica in medicina dimostra che
l'uomo, quando l'agente di rischio ha valori o dosi minime e tali da non
generare una correlata patologia, è parte di un sistema aperto, dove il
rapporto fra fisiologia e patologia non è lineare e non è sempre facilmente
prevedibile: constatiamo dissipazione di energia (entropia), auto organizzazione
biofisica con scambio qualitativo tra le funzioni fisiologiche, il comportamento
e le informazioni cibernetiche biofisiche.
Questo nuovo approccio è dimostrato dalla sperimentazione in biocibernetica e
termodinamica che evidenzia come i sistemi biologici non abbiano un
comportamento lineare (regole del non equilibrio).
Il comportamento non lineare, e quindi la difficoltà
di stabilire un rapporto causa/effetto, è evidente in tutte le situazioni di
esposizione ad agenti chimico, fisici, ecc., di intensità o livello anche alto,
dove si riscontra comunque un danno nell'eventualità di lunghe esposizioni ad
alto dosaggio.
L'organismo è un sistema controreazionato per mantenere costante l'omeostasi
dinamica.
L'ergonomia acustica è la ricerca di equilibri tra
benessere psicofisico e suono: si riducono i rumori, cioè suoni indesiderati, e
si ottimizzano i segnali acustici graditi.
La musica (con il ballo e la luce ritmata e colorata) ha importanti effetti sul
nostro organismo che variano secondo il ritmo, il tono e modificano il nostro
comportamento.
Questi effetti sull'uomo sono estremamente complessi e difficilmente correlabili
con il livello in decibel.
Il suono, la musica e la luce sono stimoli che con determinata intensità,
durata e frequenza, sono in grado di modificare l'omeostasi dinamica e quindi lo
stato di salute con fenomeni di stress.
Le orecchie sono l'organo di senso più importante:
la luce degli occhi è la luce esterna, mentre quella dell'orecchio è la luce
interna (da un antico trattato cinese).
I bioritmi sono come dei pacemaker cerebrali con
oscillatori endogeni, aree cerebrali preposte alla coordinazione ed al controllo
della cadenza ritmica delle funzioni biologiche.
Il bioritmo può essere influenzato anche da fattori
ambientali (luce e buio, suoni ritmati e stress) in grado di agire
ciberneticamente sui sistemi di controllo e regolazione specifici.
La musica e la luce insieme hanno un effetto
sinergico: agiscono come sostanze psicoattive nel modificare i comportamenti
anche a livello più profondo.
Basti pensare alla musicoterapia ed alla cromoterapia.
Luci e suoni trasmettono determinate frequenze
all'occhio ed all'orecchio ed attivano nel cervello reazioni controllate che, a
secondo della frequenza, possono rilassare od eccitare, modificare i tempi di
reazione agli stimoli esterni, come documentato dal tracciato
elettroencefalografico.
Per evitare danni psicosomatici ed audiologici gli stimoli musicali ed ottici
andrebbero presi con dosi adeguate.
Nuove sofisticate metodiche di studio
delle alterazioni provocate sulle cellule uditive dall'esposizione al rumore.
L'isolamento di sostanze
bio-farmacologiche e l'individuazione di meccanismi psicologici in grado di
proteggere l'apparato uditivo.
Nuove metodologie tecnologiche di
trattamento degli ambienti, basate sull'equilibrio tra riflessione ed
assorbimento delle onde sonore, evitano le riflessioni nocive e rendono
l'ambiente meno rumoroso, con una miglior intelligibilità delle parole e della
musica in un ambiente ergonomico.
La legge quadro sul rumore n. 447 del 26
ottobre 1995 ed il D. Lgs. n. 626/94.
Alla legge quadro sul rumore 447/95 sono seguiti
numerosi decreti sia per i limiti di rumore che per la metodologia di misura.
Informazioni
sulle leggi vigenti sul rumore.
e
Informazioni dalla Bruel Acoustics per perizie
e possibili bonifiche acustiche.
A.I.R.S.
Associazione Italiana per la Ricerca sulla Sordità
Sede: Viale Cesare Pavese, 304 - 00144 Roma EUR -
-
Telefono 06/5000604 - Fax 06/50510797 |
Direzione
centro acufeni: Via Lorenzo il
Magnifico, 34 - 00162 Roma - -
Tel. 06/44230133 - Fax 06/44240105 |
Agenzia
Regionale per la Protezione Ambientale in Toscana.
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modalità esposti e info, comune di Roma, esemplificazioni
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l'inquinamento acustico a Genova, modalità esposti
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INQUINAMENTO ACUSTICO - ESPOSTI | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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come segnalare una fonte di molestia acustica, con Legambiente.
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INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO |
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INQUINAMENTO ACUSTICO | Descrizione
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PERICOLO PER PEDONI E CICLISTI | Descrizione
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ALTRO TIPO D'INQUINAMENTO | Descrizione
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Ho parlato con il mio Medico di
Famiglia di questo progetto.
Non ho parlato con il mio Medico, ma riterrei utile coinvolgerlo. |
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